Napoli, le Serve in scena aprono la stagione del Teatro Nuovo

Napoli, le Serve in scena aprono la stagione del Teatro Nuovo

Pietro Battarra

Le-serve_Mandracchia_Gravina_Bonaiuto_(ph_Tommaso_Le Pera)– Debutta mercoledì 25 ottobre al Teatro Nuovo di Napoli lo spettacolo “Le serve” di Jean Genet. L’allestimento è presentato da Teatro e Società, Teatro Biondo di Palermo e Teatro Stabile di Catania. In scena Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina.

Scritta da Jean Genet nel 1946, Le serve traeva spunto da un fatto di cronaca nera degli anni ’30, che sconvolse l’opinione pubblica francese: l’uccisione di una ricca signora e della figlia da parte delle due domestiche.

Genet lo prese a modello della sua farsa tragica, in cui due sorelle a servizio presso una ricca signora, che ogni giorno inscenano una pantomima in cui a turno si scambiano i ruoli di serva/padrona. Indossando gli abiti di “Madame” durante la sua assenza, e inscenando un finto omicidio della signora, tirano talmente la corda che sono costrette a provare a uccidere sul serio la loro padrona e, non riuscendovi, decidono di autoannientarsi.

“È una favola che diventa un rituale maledetto e insopportabile – spiega il regista – come tutto ciò che cerca di svelare la violenza profonda che vive in noi e determina la nostra cultura, la nostra psicologia, la nostra esistenza. È una cerimonia, come si ripete spesso nel testo: vi si celebra la dipendenza, l’odio, l’invidia, la sensualità della violenza e l’interscambiabilità dei ruoli. È una messa nera, un’invocazione sensuale del potere, un denudamento insieme fisico, morale e sociale”.

Il testo è diventato, negli anni, un classico del teatro moderno, sia per i mille risvolti psicologici, in cui attrici e registi possono tirar fuori ognuno le proprie doti immaginifiche migliori, sia per la satira di una civiltà borghese che Genet vedeva già in disfacimento, e per la metafora di un’impossibile redenzione dei reietti, presi tra l’amore e l’odio, il desiderio di emulazione e di scalata sociale da un lato e la volontà di annientare i privilegi immeritati dall’altro, e quindi destinati fatalmente a soccombere.

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Maria Beatrice Crisci
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Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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