Notte prima degli esami, le emozioni raccontate dagli studenti
-Degli anni trascorsi a pensare quando sarebbe arrivato il momento del diploma al ritrovarsi, poi, davanti ad una commissione giudicatrice, il passo è veramente breve. In un attimo, tutto sembra esser volato via, soffiato dal vento, spazzato dal passaggio del tempo che, d’improvviso, cancella tutte le ansie, i sacrifici, lo studio “matto e disperato”, le risate, gli amici, i litigi, i voti mal compresi, insomma tutto l’universo scolastico racchiuso in cinque anni della propria adolescenza. C’è questo e anche altro, nella “notte prima degli esami”.
Seppur mancheranno le prove scritte, di italiano e d’indirizzo, e per quanto la commissione sarà composta da volti “amici”, le preoccupazioni ci saranno ugualmente, come ci sono sempre state: da quando è stata inventata la maturità. Anche in provincia di Caserta, migliaia di studenti, a partire dal 16 giugno, saranno protagonisti dell’esame conclusivo del loro percorso di formazione scolastica superiore. Al nastro di partenza i primi cinque candidati, a cui ne seguiranno altri cinque e ancora altri, fino a quando non resterà che l’ultimo.
Ai docenti, i ragazzi presenteranno un proprio elaborato, basato sulle discipline d’indirizzo, da cui partire per collegarsi alle altre materie presenti in commissione. Grande importanza verrà data al PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, ex Alternanza Scuola Lavoro, a cui gli allievi stessi hanno dovuto dedicare molto del loro tempo scolastico nel corso dell’ultimo triennio.
Emozionati anche gli alunni del Liceo Statale “Salvatore Pizzi” di Capua. “Fin dal primo giorno in cui è iniziato il mio percorso di studi al Liceo ho pensato a questo momento” – dichiara A.F., studentessa del linguistico – “Credevo di doverlo vivere diversamente” – aggiunge – ma sono comunque felice”.
A pesare ai ragazzi è stata soprattutto la pandemia, la condizione di emergenza che hanno dovuto affrontare e che li ha condizionati, per buona parte dell’anno, a seguire le lezioni a distanza.
Non a caso si sono dovuti barcamenare più tra acronimi come Dad e Did e nuove terminologie appropriate al delicato momento storico come tampone, contagio e vaccino, che non verso i contenuti e le competenze previsti per ogni singola disciplina.
“Anche se è difficile da realizzare, questi cinque anni sono volati” – afferma A.M. – studentessa dello stesso Pizzi, “e sapere che due di questi li abbiamo affrontati e li stiamo tuttora affrontando in piena pandemia globale non può che renderci fieri di noi, sia insegnanti che alunni”. E a tutti non resta che dare ai maturandi un grosso “in bocca al lupo”, ricordando, però, che “gli esami non finiscono mai”.
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