Orchidea selvaggia, il WWF vuole mappare i Monti Tifatini
Si è costituito presso la sede del Wwf Caserta OA il nucleo operativo per la ricerca, la mappatura, la classificazione delle specie di orchidee selvatiche presenti sul territorio dei Monti Tifatini. Coordinatori della ricerca: Antonio Croce, responsabile del Gruppo GIROS (Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee), sezione Terra di Lavoro, Vincenzo Borzachiello e Renato Perillo del Wwf Caserta OA. Si prevede il coinvolgimento anche di altre associazioni ambientaliste, di associazioni di fotografi naturalisti e istituzioni competenti.
I Tifatini rappresentano un importante scrigno di biodiversità, ancora in parte inesplorato. La ricerca floristica su quest’area potrebbe rivelare una ricchezza di specie ancora non nota, in quanto esistono solo poche segnalazioni, risalenti al 1872, grazie alla ricerca dei botanici Michele Tenore, autore dell’opera Flora Napolitana e parte attiva nella realizzazione dell’Orto Botanico di Napoli di cui fu anche direttore, e Nicola Terracciano, autore dell’Herbarium Neapolitanum. Le specie attualmente note dagli studi del passato sono 36, cui si devono aggiungere 3 ibridi.
Le orchidee (famiglia Orchidaceae) costituiscono una delle più numerose famiglie del regno vegetale, ricca di oltre venticinquemila specie diffuse in quasi tutti gli ambienti della Terra, dimostrando elevate potenzialità di adattamento edafico e pedologico. Sono talmente legate ai loro biotopi da non sopportare interventi dell’uomo non rispettosi della natura. La progressiva distruzione degli habitat delle orchidee, a causa dello sviluppo urbano, dell’uso indiscriminato della chimica in agricoltura e del prosciugamento di luoghi umidi, rischia di provocare l’estinzione di circa un quarto delle specie. Fortunatamente, negli ultimi tempi, ci si è resi conto delle conseguenze di tali attività e oggi le orchidee sono tra le piante più protette del mondo. In Italia tutte le orchidee spontanee sono protette da normative nazionali e regionali.
Il progetto è strutturato in una serie d’incontri preliminari condotti da un esperto naturalista, durante i quali verranno svolte alcune lezioni frontali interattive su argomenti botanici generali e sul riconoscimento delle specie di orchidee in particolare. Successivamente i partecipanti al progetto, supportati da esperti, verranno suddivisi in piccoli gruppi di lavoro che effettueranno, con cadenza da concordare, delle uscite “sul campo”.
Tali uscite avranno lo scopo di monitorare, tramite mappature e fotografie, le specie vegetali presenti nei siti. Finalità dell’iniziativa è quella di fornire informazioni sulla distribuzione spaziale-qualitativa delle specie di orchidee in funzione dei vari fattori limitanti e fornire dati su eventuali cambiamenti delle comunità vegetali, che saranno analizzati da esperti botanici e divulgati in maniera adeguata.
Fonte comunicato stampa
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