Ospedale Caserta. Corelab, intelligenza artificiale al servizio dei pazienti

Ospedale Caserta. Corelab, intelligenza artificiale al servizio dei pazienti

(Comunicato stampa) -Ha il fascino della giostra e l’efficienza del robot. È il Corelab dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, il nuovo laboratorio di analisi ad alta automazione, che gestisce e processa i prelievi di sangue in modo completamente automatico, velocizzando e standardizzando i tempi delle procedure diagnostiche e di refertazione con ricaduta positiva sulle attività di cura di tutto l’Ospedale; aumenta considerevolmente la quantità dei campioni da processare; riduce gli errori; garantisce prestazioni con elevati standard di qualità.
Stamattina l’inaugurazione, al piano terra dell’edificio F, presenti le autorità civili e religiose della città di Caserta, accolte dai direttori generale e sanitario dell’AORN, Gaetano Gubitosa e Angela Annecchiarico, la comunità ospedaliera, le associazioni di volontariato.
Il direttore del Laboratorio di Analisi, Arnolfo Petruzziello ha illustrato il funzionamento del Corelab installato nel nosocomio casertano, che ha ricevuto la certificazione di qualità ISO 9001:2015 ed è dotato della tecnologia più innovativa al momento disponibile, la GLP – Total Lab Automation.
Si tratta di un hub, un sistema unico che ingloba le singole strumentazioni analitiche dei settori di biochimica, immunometria, coagulazione, ematologia, facendole dialogare tra loro attraverso un’intelligenza artificiale centrale, che razionalizza la movimentazione e il flusso delle provette da analizzare. Leggendo il codice a barre che identifica le singole provette, il sistema seleziona le indagini da effettuare; indirizza nelle macchine di destinazione i campioni ematici, che viaggiano sui binari di una pista, simili a piccoli vagoni di un trenino; scarta quelli non conformi o destinati a indagini manuali; archivia, per cinque giorni, le provette processate in un frigorifero da cui possono essere recuperate per eventuali approfondimenti diagnostici; smaltisce i campioni, una volta ultimate tutte le fasi di lavorazione. Fasi, che gli operatori sanitari, medici, biologi, tecnici del Laboratorio di Analisi possono controllare in ogni istante attraverso un monitor centrale e un coro di monitor satelliti che popolano il Corelab, garantendo la piena tracciabilità dell’intero iter lavorativo.
Con l’automazione completa dei processi manutentivi, il sistema assicura ai pazienti tempestività, efficienza ed efficacia delle
prestazioni, favorisce la sicurezza degli operatori e, ottimizzando i tempi, consente di valorizzare l’impiego delle risorse disponibili.
“L’attivazione del Corelab -evidenzia il direttore generale, Gubitosa- è un ulteriore, significativo passo in avanti del processo di
innovazione organizzativa e tecnologica che stiamo realizzando nell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano. Un processo
che, unitamente a imponenti progetti di edilizia sanitaria in corso d’opera, sta ridefinendo il volto dell’Ospedale di Caserta, allo scopo
di soddisfare i bisogni di salute della cittadinanza con servizi e percorsi di diagnosi e cura sempre più all’avanguardia”.
La Messa per i donatori di organi, tessuti e cellule
Il battesimo del Corelab è stato preceduto, nella cappella ospedaliera, dalla celebrazione della Santa Messa dedicata ai donatori di organi,
tessuti e cellule e ai loro familiari. Il rito religioso è stato officiato dal vescovo di Caserta e arcivescovo di Capua, mons. Pietro Lagnese.
“Non temere, non sei solo, io ti vengo in aiuto”. Partendo dalle parole della liturgia, il presule ha sottolineato che siamo tutti chiamati a
diventare strumenti della misericordia di Dio, del suo amore, della sua tenerezza, per essere accanto agli ultimi, ai sofferenti, agli
ammalati.
Dopo i saluti istituzionali, l’importanza delle donazioni e dei trapianti come moltiplicatori di vita è stata oggetto di un interessante
approfondimento. Il direttore sanitario, Annecchiarico, ha illustrato l’organizzazione dell’Azienda Ospedaliera di Caserta sia nel settore
delle donazioni e dei prelievi, con le attività svolte dall’Unità operativa di Coordinamento Donazioni Organi e Tessuti e dallo Sportello
Amico Trapianti, sia in quello delle cure rivolte ai trapiantati di rene e di fegato, rispettivamente seguiti dalle Unità operative di
Nefrologia e Dialisi e Servizio di Assistenza per i Trapiantati e i Trapiantandi Epatici (SATTE). Per il Centro Regionale Trapianti della
Campania è intervenuto il coordinatore, Pierino Di Silverio. Toccante la testimonianza della psicologa Luisa Parente, che ha raccontato
la sua esperienza di paziente trapiantata.
In chiusura i direttori generale e sanitario, con le dottoresse Patrizia Tidona e Giovanna Verrillo, hanno consegnato gli attestati di
riconoscimento, per il prezioso lavoro svolto sempre con passione, all’ex-coordinatore del CRT, Antonio Corcione, e alla ex-
responsabile dell’Unità operativa di Coordinamento Donazioni Organi e Tessuti dell’AORN di Caserta, Anna Fabrizio.

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