Palazzo Zevallos, free entry e nuovo allestimento a Ferragosto
– Mare, spiagge gremite e sole cocente sono i classici ingredienti del periodo estivo. C’è, però, chi, contrariamente a quelli che amano passare intere giornate ad abbronzarsi o a nuotare, preferisce vagare tra le strade di una città, magari storica, alla ricerca del passato, del bello. Non è un caso che Napoli, durante tutte le stagioni, ma in particolar modo d’estate, vada incontro a tutti i bisogni delle persone, sia quelle che combattono il caldo tra un’onda e l’altra sia quelle che ricercano emozioni in una chiesa vecchia di secoli o in un museo.
Napoli – è ormai opinione comune tra la gente, avvalorata dalla realtà dei fatti – è piena di luoghi storici, di luoghi che meritano di essere osservati con attenzione, quasi studiati. Palazzo Zevallos è sicuramente uno di questi. Eretto tra il 1637 e 1639 in via Toledo, il palazzo è un punto di riferimento, in quanto testimonianza di un passato in cui la bellezza e l’arte erano fattori centrali all’interno della società. Con le due sedi di Milano e Vicenza, fa parte del progetto Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, e, al suo interno, ospita continuamente collezioni d’arte uniche.
In occasione di Ferragosto, l’ingresso sarà gratuito, dalle ore 10 alle 20, e sarà a disposizione degli amanti dell’arte un nuovo allestimento di oltre centoventi opere. L’esposizione sarà strettamente legata alla città di Napoli, mostrata nelle sue vesti seicentesche e in tutti i suoi mutamenti fino ai primi anni del Novecento. Tanti capolavori sono visibili, tra cui Giuditta decapita Oloferne del fiammingo Louis Finson, Sansone e Dalila di Artemisia Gentileschi, tre scene bibliche di Bernardo Cavallino, San Giorgio di Francesco Guarini, il Ratto di Elena di Luca Giordano, Agar nel deserto di Francesco Solimena o La lettera segreta e Il concerto, queste ultime celebri opere che portano la firma di Gaspare Traversi. A questi capolavori, si aggiungono anche quelli paesaggistici, firmati dall’olandese Gaspar van Wittel e da Anton Smink Pitloo. Altri grandi nomi presenti sono quelli di Giacinto Gigante, Salvatore Fergola, Nicola Palizzi, Domenico Morelli, Gioacchino Toma, Francesco Mancini, Vincenzo Migliaro. Fiore all’occhiello è il Martirio di Sant’Orsola, l’ultimo capolavoro di Caravaggio, che risale al 1610, a pochi mesi dalla morte del maestro.
Un bel modo per trascorrere il Ferragosto, tra arte e passato, tra maestri e dipinti, in una Napoli che si mostra per quella che è: una città che sa donare, ma che ha bisogno di essere apprezzata e valorizzata.
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