Parole macedonia che sfuggono al controllo: il caso apericena
(Claudio Grimaldi) Parola macedonia dal significato trasparente e dal genere non ancora stabilizzato, indicata da Cortelazzo come tra quelle maggiormente usate nel 2013, l’apericena indica l’aperitivo con stuzzichini vari che può sostituire la cena, un appuntamento serale a prezzi relativamente modici sempre più frequente nei locali di tendenza, ma anche in bar o caffè che dispongono di un accogliente spazio interno e di un arredamento curato e adeguato o, durante il periodo estivo, in locali sulla spiaggia con musica di sottofondo.
Il menù classico da gustare in compagnia di amici o colleghi: spuntini salati, stuzzichini di vario tipo, insalate, piatti unici e dolcetti – serviti generalmente a buffet –, il tutto bagnato da bibite analcoliche, aperitivi, succhi di frutta o vini leggeri. Non è raro, però, che il menù possa variare da locale a locale e con creatività ed esperienza possono nascere menù personalizzati che prevedono assaggi di differenti piatti, che vanno dal tagliere di salumi tipici a formaggi accompagnati da miele e marmellate, da paste fredde condite con pomodori e verdure di stagione a fritti di carne e di pesce.
Se pensate, però, che l’apericena sia un qualcosa di improvvisato, vi sbagliate di grosso: per seguire le ultime tendenze in fatto di apericena si organizzano dei veri corsi di formazione (corsi di finger food e apericena!) rivolti agli operatori del settore ed è sempre più frequente che le fiere dell’agroalimentare dedichino sezioni e iniziative a questo fenomeno virale nei locali più trendy della nostra penisola.
In origine l’apericena si configura, infatti, come una tradizione prettamente nordica, mentre ormai si può affermare con sicurezza che si tratti di un appuntamento organizzato ovunque, come appare evidente dai numerosi inviti, volantini oflyer presenti sul web, che testimoniano sia della diffusione dilagante del fenomeno sia di un interessante, quanto fastidioso, fenomeno di neologia lessicale sulla scia della creazione della parola apericena: ecco quindi spuntareaperibuffet, aperipranzo, aperisushi, aperipizza, aperibirra, aperipanino, aperipesce, aperifritto e, addirittura,aperibau, fino ad arrivare alla declinazione dell’apericena in chiave sociale con aperichic o aperigay.
Se, quindi, ci adeguiamo rapidamente alle mode che cambiano, anche il cibo e le bevande non sono meno veloci, adattandosi, proprio come i vestiti, a stili di vita innovativi che impongono ritmi veloci e anche una creatività linguistica fuori controllo che viaggia principalmente sui social e dilaga a colpi di hashtag.
-Rubrica a cura dell’Università Parthenope Napoli
About author
You might also like
Invito all’Ordine, Peppe Ferraro nella casa dei commercialisti
Claudio Sacco – Con la mostra personale Sotto pelle di Peppe Ferraro ha preso il via nella sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Caserta la rassegna Invito all’Ordine.
“Dare alla luce”, così il Natale alla Reggia si illumina di Lodola
Claudio Sacco – Dopo la grande mostra alla Reggia vanvitelliana nel periodo estivo, Marco Lodola ritorna nel monumento vanvitelliano. A partire dalle ore 17,30 di sabato 8 dicembre la sua installazione
Piccolo Cts Caserta, sulla scena i poeti maledetti di Mocciola
(Comunicato stampa) – La nuova stagione teatrale del Piccolo Teatro Cts di Caserta inizia con una “doppietta” molto particolare. Ovvero, eccezionalmente questo fine settimana prevede due spettacoli diversi, entrambi vietati