Piccoli trucchi rivelatori di menzogna, sesta e ultima parte

Piccoli trucchi rivelatori di menzogna, sesta e ultima parte

Tiziana Barrella

-Scoprire chi mente non è sempre un’operazione facile, richiede impegno, attenzione, una mente libera da pregiudizi, eventualmente una buona conoscenza della persona che ci sta comunicando  un’ informazione potenzialmente ritenuta falsa ma soprattutto, tanta voglia di scoprire la verità. Non ogni piccolo errore devi farci trarre delle conclusioni affrettate e soprattutto, bisogna tener conto di come le nostre paure a volte ingigantiscono e rafforzano anche ciò che invece ad occhi terzi sembrerebbe assolutamente normale: il seme del dubbio e del sospetto fiorisce piuttosto in fretta ed esserne consapevoli può solo aiutare a vedere le cose in maniera oggettiva.

Ciò detto  può essere utile ad un “ricercatore della verità” sapere come la difficoltà vera nel mentire sia nascondere le proprie emozioni e soprattutto, mascherare la paura di essere scoperti!

Si dice che la mancanza di un piano strategico o di un’adeguata spiegazione a sostegno  delle domande che potrebbero venir poste siano solo alcuni dei motivi per cui una bugia viene scoperta. A ben vedere,  i bugiardi devono anche possedere delle ulteriori qualità : essere dotati di ottima memoria; prevedere tutte le domande che gli verranno poste (ed ovviamente avere immediatamente pronte tutte le risposte); gestire il proprio linguaggio del corpo; avere una buona capacità di gestione del linguaggio verbale; godere di un’ottima reputazione;  saper  dissimulare le proprie emozioni; gestire la propria ansia o agitazione: tutto questo richiede uno sforzo  ed è proprio questo delle volte che dà nell’occhio!

 Gli studiosi della comunicazione efficace ritengono che un’ambiguità e prolissità, frasi troppo lunghe o contorte, un’eccessiva assertività ed evitamento dello sguardo, degli indizi vocali come pause eccessive nel discorso, le ripetizioni, un eccessivo uso del paraverbale (ehm,uhm, ecc.), potrebbe mettere in allerta chi ascolta, così come altrettanto valutabile  è la modifica del timbro di voce che potrebbe subire una leggera variazione per via di un’emozione in atto. Quando c’è rabbia o paura l’acutezza della voce o il suo tremore sono le manifestazioni più evidenti di una persona evidentemente emozionata; nel  70% delle persone, la voce diventa evidentemente più acuta o tremante in caso di turbamento. Chi mente non può essere vigile su tutte le informazioni che una comunicazione efficace presume e il corpo spesso tradisce: c’è chi scarica la tensione attraverso evidenti automanipolazioni (toccarsi la bocca o il naso, nascondersi le dita nei pugni ecc.); c’è chi invece preferisce restare completamente fermo nel tentativo di non tradirsi; c’è chi manifesta attraverso espressioni e lievi movimenti del viso un’evidente disagio o ancora chi scarica la tensione muovendo nervosamente le parti del corpo più lontane dal cervello come i piedi.

Molti bugiardi possono inoltre essere traditi dalle loro parole per pura  e semplice distrazione ma è necessario sempre fare attenzione: non tutti gli errori di linguaggio vanno presi in considerazione nella loro individualità ed  occorrono sempre ulteriori prove a sostegno della propria idea anche perchè certi individui benchè sinceri, si turbano particolarmente quando immaginano di non essere creduti adoperando per cui un linguaggio talvolta involuto, ripetitivo, contraddittorio.

I Lapsus Linguae,evento comune e di cui tutti hanno esperienza, è generato da un conflitto psicologico interno che ci fa dire qualcosa di completamente diverso rispetto a ciò che invece volevamo; secondo P. Ekman, psicologo americano noto anche per i suoi numerosi studi sull’argomento, un errore del linguaggio non basta però per svelare una menzogna perchè un lapsus lingua potrebbe evidenziare anche semplicemente un momento di stress. Diversi dai lapsus linguae sono invece i più attendibili lapsus gestuali, ovverossia impercettibili movimenti che abbozzano ad un gesto notoriamente conosciuto. Sfuggendo al controllo consapevole, sono un vero e proprio messaggio che la persona vorrebbe rivelare e tendono ad aumentare in caso di menzogna. Risposte indirette o giri di parole evasive possono metterci in allerta, ma anche in questo caso è indispensabile fare ulteriori   valutazioni poiché molti si esprimono attraverso un linguaggio tortuoso, confuso o evasivo.   Si è detto che fondamentale per discernere il falso dal vero è essere totalmente privi di  pregiudizio e non effettuare una valutazione  senza avere  tutti gli elementi conoscitivi a propria disposizione. In caso contrario infatti potrebbero crearsi nella mente dell’ascoltatore molte convinzioni sbagliate (effetto Otello). Scoprire una bugia quindi non è un mestiere da tutti e le trappole da schivare sono davvero numerose. I piccoli trucchi rivelatori di menzogna  possono sicuramente supportarci nel quotidiano, ma è necessario essere oculati e soprattutto non fermarsi dinanzi a pochi indizi!

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Tiziana Barrella
Tiziana Barrella 120 posts

Avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano. Segue numerose attività formative per alcune Università italiane. Svolge docenza e formazione per enti pubblici, privati e università. Profiler e studiosa di criminologia e psicologia comportamentale, nonché specializzata già da anni, nello studio della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, con una particolare attenzione rivolta al significato in chiave criminologica delle azioni eterolesive ed autolesive, necessarie per la redazione di un profiling.

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