Pompei, aperture straordinarie per la giornata della Donna
-Aperture straordinarie a Pompei in occasione dell’8 marzo: “Giornata Internazionale della Donna”. Oltre l’ingresso gratuito al sito archeologico, previsto per tutte le donne, saranno accessibili, in maniera contingentata, il complesso termale della Praedia di Giulia Felice e la sezione femminile delle Terme Stabiane. Il primo edifico, monumentale nelle sue dimensioni, si trova nei pressi della Palestra Grande ed era organizzato come una vera e propria “villa urbana” caratterizzata da ampi spazi verdi.
Giulia Felice, sua proprietaria, era una ricca donna d’affari e il suo nome è presente in un’iscrizione dipinta, oggi conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in cui la stessa annunciava la locazione di una porzione dei suoi possedimenti per ricavarne una rendita. Fra i beni che aveva messo in fitto vi erano gli ambienti del complesso termale che aveva creato per destinarlo ad un pubblico scelto, così come riportato nell’iscrizione: “Nel predio di Giulia Felice, figlia di Spurio, si fittano un bagno degno di Venere e adatto a persone di riguardo, botteghe, ammezzati e cenacoli dalle prossime idi di agosto (il tredicesimo giorno del mese) fino a quando ricorrerà la stessa data per la sesta volta e cioè per cinque anni consecutivi”.
Oltre i bagni, l’intero plesso abitativo ha una sua precipua storia. Si era venuto a formare già verso la fine del I secolo a.C. ed era sorto a seguito dell’accorpamento di precedenti strutture riunite poi in un’unica costruzione. L’abitazione, inoltre, si distingueva per il suggestivo giardino con vasche e canali che ricreavano una sorta di area idillico-sacrale. Vi era poi un enorme parco verde e vari ambienti affrescati, fra cui il triclino estivo con l’imitazione di una grotta dotata di letti conviviali e con giochi d’acqua che si svolgevano attorno.
La sezione femminile delle Terme Stabiane, il cui impianto risale al II secolo a.C., è considerata tra i plessi termali più antichi del mondo romano ed era raggiungibile attraverso un portico che si trovava presso i bagni maschili. I suoi interni si sviluppavano attraverso l’apodyterium, lo spogliatoio con le nicchie per gli armadietti lignei alle pareti destinati a contenere le vesti delle bagnanti ma anche per custodire gli unguenti e gli oli profumati che venivano adoperati dopo i bagni. Seguivano poi il tepidarium, che rappresentava lo spazio temperato, e il calidarium, ambiente più caldo, che era ornato di lesene in stucco e capitelli corinzi. Nelle Terme Stabiane alle donne era riservato un ingresso diverso dagli uomini identificabile attraverso la scritta “Mulier” (donna), posta nell’angolo nord-ovest del cortile delle terme che si apre su Via del Lupanare.
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