Porco Mondo, al Teatro Civico 14 il cult di Biancofango

Porco Mondo, al Teatro Civico 14 il cult di Biancofango

-Domenica 20 novembre (ore 18.00) sul palco del Teatro Civico 14 (all’interno di Spazio X – via F. Petrarca 25 P.co dei Pini, Caserta) il cult Porco Mondo di Biancofango/La Corte Ospitale/Officina 1011, scritto da Francesca Macrì e Andrea Trapani. Lo spettacolo, che quest’anno festeggia il decimo anniversario, mette in scena due vite disperate, due opposti, si svelano, si consumano, per ritrovarsi senza via d’uscita.  I biglietti sono acquistabili al botteghino del teatro e sul sito www.teatrocivico14.it al costo di 12 euro, 10 per il ridotto under30/over65; per info e prenotazioni info@teatrocivico14.it oppure +39 0823441399.

“Un uomo e una donna – scrivono nelle note di regia Macrì e Trapani – Una coppia, una stanza, un mese, dicembre, una notte, quella di Natale. La neve che tutto ricopre e tutto cancella. L’alba che coglie d’anticipo il buio, svela i desideri osceni, consuma i pensieri, stravolge gli animi, conduce al logoramento. Eccoli, gli sposi ribelli, gli amanti stremati. Eccoli: il superstite e il boia. L’incontro degli opposti, nulla li soddisfa, nulla li sazia. Ma dove si scappa mentre ci si viene incontro? Non hanno nomi quest’uomo e questa donna. Potrebbero chiamarsi in ogni modo. Nascondono, loro malgrado, nostro malgrado, qualche cosa di ancestrale, di atavico”. “Eppure – ne siamo certi – nessuno si stupirebbe a scoprirli silenziosi vicini di casa. Non hanno nomi e mai ne avranno per tutto lo spettacolo quest’uomo e questa donna. A volte non basta più essere come si è. E per dire cose che, forse, altrimenti rimarrebbero serrate in gola, lei indossa, maldestramente, abiti da Marilyn Monroe. Nessun nome, dunque, e, apparentemente, una casa che potrebbe essere ovunque. Ovunque, in questo “porco mondo” di periferie. Una finestra, come in un quadro di Hopper, divide gli spazi. Lì si guarda, lì si aspetta”.

La quattordicesima stagione del Teatro Civico 14 prosegue sabato 26 novembre con 

Come una bestia di Baracca dei Buffoni, un tour de force tra comicità e intelligenza liberamente tratto da “Sei una bestia Viskovitz!” di Alessandro Boffa, che rappresenta la condizione umana in tutta la sua dignità e scostumatezza attraverso esilaranti metamorfosi. 

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