Processo allo stupro. Il convegno. Parla Anna Di Mauro Adgi
Redazione -Domani, 19 aprile, si terrà un importante evento formativo che vuole arricchire la competenza degli addetti ai lavori che si occupano di informazione. La Presidente dell’ADGI Caserta spiega le motivazioni che hanno compulsato la ideazione e realizzazione di un così importante evento formativo e che vede riuniti importanti professionisti ed esperti del settore. Come nasce l’idea? Nasce da una conversazione con dei giornalisti che mi segnalavano la difficoltà oggettiva a descrivere, secondo le regole del diritto di cronaca, un processo per violenza sessuale. La difficoltà infatti nasce laddove, attraverso il proprio lavoro, si inneschi, seppur non volutamente, nel fruitore della informazione, un pregiudizio. Facilmente si può cadere in una sorta di vittimizzazione secondaria-giudiziaria della donna, ma c’è anche il serio rischio di realizzare un vero e proprio processo mass mediatico che investirebbe totalmente la vita privata del potenziale stupratore.
Tentare quindi di mantenere un giusto equilibrio fra la posizione dell’indagato, dell’imputato e quella della vittima è il compito di chi fornisce un’informazione, anche perché nel diritto italiano, si è innocenti fino a prova contraria.
La violenza sessuale è uno di quei reati che prende le mosse proprio dalla denuncia di una vittima e non sempre, anzi, quasi mai, ci sono testimoni. Ben si comprende quindi come le vicende raccontate possano in qualche modo, non essere sempre totalmente bilanciate.
Quale è lo scopo di questo convegno/ incontro formativo? Quello di fornire le corrette informazioni relative al giusto processo per tutti coloro che lavorano nell’ambito della cronaca.
Perché è importante la formazione per il contrasto alla violenza di genere? Per introdurre nella cultura generale il superamento dei ruoli di genere così come chiaramente codificato nella Convenzione di Istambul del 2011 ratificata in Italia nel 2013.
La sensibilità nei confronti di chi subisce abusi è sempre più acuita ed amplificata dai media, pertanto eventi formativi come quelli promossi dall’ADGI, ben vengano.
I partecipanti: Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Carlo Marino, sindaco di Caserta, Titti Improta, presidente del comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. E ancora, Marilù Musto giornalista e presidente della commissione legalità dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Anna Di Mauro, presidente Adgi Caserta, Annamaria Rufino – docente di sociologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Tiziana Barrella avvocato e criminologa, docente del master in criminologia presso il dipartimento di psicologia dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Daniele Grunieri GIP del Tribunale di Napoli Nord; Antonio Virgili – giudice onorario per i minori presso la Corte di Appello di Napoli, pres. Naz. Csli e vice presid. Naz. Lidu, Teresa Alesci -ricercatrice di diritto processuale penale e responsabile del corso di perfezionamento sulla violenza di genere e vittimizzazione secondaria dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, Fiorentina Orefice avv. penalista, consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere.
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