Progetto Rilassiamoci, la Campania per i diritti dei bambini
Nel 1989 l’Onu ha sottoscritto una convenzione a cui hanno aderito la maggior parte dei Paesi dei cinque continenti al fine di sostenere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Nell’anniversario del trentennio dell’iniziativa, i diritti dei bambini continuano ad essere sostenuti e supportati anche attraverso un importante progetto a cui si darà il via proprio il giorno 20 novembre per celebrare l’importante data e che partirà dalla Regione Campania.
La proposta è il frutto di protocollo di intesa firmato dall’Autorità Garante dell’Infanzia della Regione Campania, organismo nato al fine di vigilare, promuovere e tutelare i diritti dei minori su tutto il territorio regionale, in persona del professore Giuseppe Scialla (foto) e dell’Osservatorio Giuridico Italiano che sul territorio, si è sempre distinto per sensibilizzare, attenzionare e accendere un faro sui diritti dei più deboli e sui principali fenomeni che attanagliano la società, in persona del suo Responsabile Scientifico, l’avvocato Tiziana Barrella (foto).
Il progetto pilota partirà dalla scuola media Massimo Stanzione di Orta di Atella. La lungimirante dirigente scolastica professoressa Arcangela Del Prete, che ha promosso una serie di iniziative nel corso degli anni, volte all’inclusione, alla legalità e al sostegno psicologico, darà il battesimo a una attività di meditazione, che ha un “ruolo fondamentale nel generare benessere psicofisico globale come è stato attestato dalle più recenti ricerche scientifiche sul cervello nel campo dello stress”, come affermano le due autrici dott.sse Marina Panatero e Tea Pecunia filosofe, note scrittrici e operatrici olistiche, che da oltre un decennio, sostengono materialmente bambini e adulti in pratiche utili al benessere. Le protagoniste del progetto sociale “Rilassiamoci”, saranno affiancate da un team di esperti che di volta in volta, raccoglieranno le esperienze dei bambine e gli ovvi riflessi sulle loro famiglie.“In un periodo come quello odierno, in cui la pandemia mondiale ha tolto la serenità e il sorriso a molte persone, un’iniziativa che possa essere di sostegno ai bambini e di riflesso alle famiglie è fondamentale”, spiega l’avvocato Tiziana Barrella. “Il diritto costituzionale alla salute, include anche il benessere psicofisico e non deve necessariamente coincidere con l’assenza di una malattia”; non c’è salute senza salute mentale è stato detto in una conferenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e questo in un certo senso è quanto vorremmo promuovere con l’iniziativa, aiutare i bambini a rilassarsi.”
Imparare a rilassarsi, rilasciando le tensioni, la rabbia, la frustrazione e la paura, attraverso tecniche di utilizzo del respiro e acquisizione di consapevolezza, consentirà di sperimentare un benessere psicofisico, maggiore serenità e lucidità, presenza mentale, senso di centratura e rigenerazione e questi effetti benefici, che influenzeranno molto positivamente sulla capacità anche di acquisizione e studio, aiuta anche i bambini ad alleviare lo stress.
Pochi minuti al giorno di pratica, può offrire dei grandi vantaggi: oltre ad un oggettivo rilassamento, un’accresciuta attenzione, un potenziamento delle capacità creative, una migliore gestione di se stessi e una migliore relazione con gli altri è ciò che si può ottenere.
Le nuove frontiere delle neuroscienze, abbattono ogni pregiudizio sull’argomento e non si possono non rilevare, gli oggettivi vantaggi ottenuti; grazie ai più moderni e sofisticati strumenti di valutazione scientifica, numerose ricerche internazionali mostrano i benefici ottenuti attraverso l’applicazione di alcune tecniche di rilassamento. “Meditare regolarmente riduce la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress e un eccesso di stress si traduce nell’incapacità di concentrarsi, di riordinare, di applicare le conoscenze e organizzarle”, spiegano le dottoresse Panatero e Pecunia.
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