Quattro settimane a Palazzo Firrao, in cortile si respira teatro
Il condominio di Palazzo Firrao di Napoli, costituitosi in associazione culturale lo scorso anno, dopo il positivo riscontro dell’originale iniziativa, ha accolto l’idea e la proposta del Teatro Pubblico Campano di organizzare la seconda edizione di Teatro di Cortile, che, quest’anno, s’inserisce nella programmazione de “La Campania è Teatro, Danza e Musica”.
Il cortile del palazzo storico, tra i più belli del capoluogo partenopeo tornerà a essere, dal 23 giugno al 20 luglio, suggestivo palcoscenico per quattro settimane, ospitando dodici appuntamenti portati in scena da alcuni fra gli attori e i musicisti più rappresentativi della scena partenopea e nazionale.
Teatro di Cortile 2021 continua a suggerire come il teatro debba ripensare se stesso insieme con il pubblico, trovando, o semplicemente riscoprendo ancora, una forma di parola e di ascolto nuovi, più intensi, che traggono forza e significato anche dal particolare momento storico dello spettacolo dal vivo.
Nelle prossime sere di mezza estate, finalmente più libere, il teatro “busserà” al portone di via Costantinopoli, aprirà il misterioso cancello di Mimmo Paladino, entrerà nel cortile e si presenterà al pubblico con semplicità di parola, gesti e immagini, suoni, senza troppe cerimonie.
Il teatro tornerà, sera dopo sera, ad abitare lo spazio comune di un antico palazzo partenopeo, dove una piccola “assemblea” si radunerà in cortile, con tutte le cautele del caso. Sarà silenzio e lo spettacolo avrà inizio, poiché, in fondo, di questo c’è bisogno, unitamente alla speranza di un nuovo inizio.
Nel cortile di Palazzo Firrao, pur nel rispetto di tutte le regole sanitarie vigenti, è come se una piccola comunità di gente, che qui abita e vive, si riunisse tra le mura di una casa aperta, per partecipare e discutere di storie, linguaggi e visioni che non smettono di nascere, e che appartengono a tutti.
Come sempre è accaduto il teatro sospende e dà inizio alla vita. In altre parole, ogni volta che accade, il teatro è principio di vita comune, convivenza, società.
Le dimensioni contenute dello spazio scenico hanno spinto il Teatro Pubblico Campano alla realizzazione di un calendario impostato su forme teatrali che faranno segno alla prossimità tra palco e platea come condizione necessaria di ogni rappresentazione.
Ma anche strutture minime e più complesse per l’impegno di attori, registi, musicisti e di tante altre figure professionali, saranno a testimoniare l’originario impegno dietro ogni gesto, ogni parola, ogni suono.
A inaugurare Teatri di Cortile 2021, mercoledì 23 giugno, saranno Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite in L’anno che verrà canzoni di Lucio Dalla, che sapeva indagare il futuro con le sue canzoni da profeta. Per questo il trio prova a ripercorrerle, canzoni antiche come la terra, ma con dentro un motore che guarda il domani.
Giovedì 24 giugno, la Compagnia Finzi Pasca presenta 52 con Pablo Gershanik, ideazione e regia di Daniele Finzi Pasca. E’ il numero di una strada che non esiste nella planimetria immaginata da visionari urbanisti. I numeri di una tombola immaginaria apriranno capitoli che evocano coincidenze, la storia di un medico, la passione per il rugby e l’efferata esecuzione di un giovane padre.
La programmazione proseguirà, mercoledì 30 giugno, con Fabrizio Bosso, Julian Oliver Mazzariello e Massimo Popolizio in Shadows. Omaggio a Chet Baker. “Le memorie perdute” è il titolo del diario di una vita scritto da Chet Baker, ritrovato dieci anni dopo la morte del “James Dean” dei musicisti, progenitore del cool jazz che i tre artisti rileggono, per un incontro dal forte potere evocativo.
Giovedì 1 luglio il palcoscenico sarà per Barzellette di e con Ascanio Celestini, con le musiche eseguite dal vivo di Gianluca Casadei. Le barzellette pescano nel torbido, nell’inconscio, ma attraverso l’ironia permettono di appropriarcene per smontarlo e conoscerlo. E poi la loro forza sta nel fatto che l’autore coincide perfettamente con l’attore.
La terza settimana di programmazione prenderà il via martedì 6 luglio con L’amaca di domani di e con Michele Serra, per la regia di Andrea Renzi. Le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, sono le protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente, il cui nucleo è tratto dal libro “La sinistra e altre parole strane”.
Mercoledì 7 luglio sarà in scena Lettera a chi non c’era di Franco Arminio, che racconta il terremoto del 1980 in Irpinia, gli altri terremoti italiani e le tante disgrazie collettive, imprevedibili o dovute all’incuria umana, scavando tra le macerie con l’indignazione delle sue prose civili e la dolente tenerezza dei suoi versi.
Si cambia registro giovedì 8 luglio con Alessandro Haber in Storie de tango, con le musiche eseguite dal vivo dal Trio Accord, spettacolo che reinterpreta e racconta il Tango Argentino di Astor Piazzolla, compositore eseguito e amato in tutto il mondo. Ultimo appuntamento della settimana, domenica 11 luglio, vedrà in scena Moni Ovadia e Dario Vergassola in Un ebreo un ligure e l’ebraismo, un incontro tra due filosofie e due modi di fare teatro e comicità.
Tre gli appuntamenti in programma per la quarta settimana di programmazione, che inizieranno, mercoledì 14 luglio, con Sergio Rubini in Ristrutturazione ovvero disavventure casalinghe raccontate da Sergio Rubini, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Musica da Ripostiglio. E’ il racconto appunto, in forma confidenziale, della ristrutturazione di un appartamento, un viavai di architetti e ingegneri, allarmisti e idraulici, operai e condòmini
Giovedì 15 luglio, sarà la volta di Patrizio vs Oliva, da “Sparviero – La mia storia”di Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva, con Patrizio Oliva e Rossella Pugliese, per la regia di Alfonso Postiglione. Il Campione olimpico medaglia d’ora a Mosca nel 1980 porta su un ring immaginario il racconto della sua vita tormentata.
Ultimo appuntamento della settimana, domenica 18 luglio, sarà con Massimiliano Gallo in Resilienza 2.0, che torna in scena dopo il periodo più strano, problematico, difficile dei nostri tempi. Con lo stile e l’ironia ci regalerà le sue “comiche istruzioni per risorgere da un disastro”.
A chiudere la rassegna Teatro di Cortile, martedì 20 luglio, saranno le storie di donne su tela in Pezzi da museo, drammaturgia e regia di Silvia Ajelli, anche interprete con Federica D’amore, Eletta Del Castillo, Aurora Falcone, Gaia Insenga e la partecipazione straordinaria di Simona Marchini. In questa creazione originale, l’arte si racconta e prende vita grazie a cinque donne, protagoniste di altrettante opere d’arte, che per una sera escono dai quadri per raccontarci la loro storia, per raccontare le opere di cui sono diventate protagoniste, per raccontarci quando sono diventate esse stesse opere d’arte.
Teatro di Cortile 2021 quest’anno, s’inserisce nella programmazione de “La Campania è Teatro, Danza e Musica”, progetto promosso da ARTEC/ Sistema MED in collaborazione con SCABEC – Società Campana Beni Culturali e Fondazione Campania dei Festival.
Per maggiori informazioni sulla rassegna Teatro di Cortile 2021 sono attivi il numero 3405813551 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 19.00) e l’indirizzo email info@teatrofirrao.it. I biglietti sono disponibili online sul sito www.teatrofirrao.it e su www.vivaticket.com
Comunicato stampa
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