Reggia di Caserta, dietrofront. Un calcio al monogramma e via
Maria Beatrice Crisci – Il comunicato stampa è arrivato. La Reggia di Caserta ritira il monogramma dello scandalo. E lo fa a sua tutela “in ragione della similitudine del monogramma ad altri già esistenti”. E sì, è fin troppo “simile”. Ma non si ferma qui la Direzione, decide di utilizzare comunque il brand “Reggia di Caserta” privo del monogramma. In pratica, lo mozza.
E il comunicato recita: “La Direzione resta convinta della validità del nome Reggia di Caserta quale segno distintivo del Museo”. Ma l’opera vanvitelliana è semplicisticamente un museo?
In realtà, nello stesso comunicato si afferma poco prima: “L’attuale Direzione, insediatasi a luglio ad incarico già aggiudicato, ha deciso di procedere in un’ottica che consentisse di comunicare la Reggia di Caserta rispettando il sogno dei Borbone e il progetto di Luigi Vanvitelli, riconoscendo, inoltre, il legame con la città di Caserta. La Reggia di Caserta non è solo il Palazzo Reale, un contenitore di bellezza. E’ un Complesso che include il Parco Reale, il Giardino Inglese, il Bosco di San Silvestro e l’Acquedotto carolino. E’ un’istituzione al servizio della collettività, è un museo che si protende all’esterno, per accogliere, e che custodisce al suo interno un patrimonio da proteggere e valorizzare”. Dunque è qualcosa in più di un museo…
Ma poi c’è un altro annuncio shock: “Così come già previsto dal contratto stipulato in data 23 dicembre 2019, di seguito sarà dato avvio a un concorso internazionale per il logo. Il concorso sarà finalizzato alla realizzazione di un segno che dovrà rispecchiare l’identità visiva della Reggia di Caserta a partire, dunque, dal brand Reggia di Caserta”. Un concorso internazionale per un logo che già esiste a metà? Difficile comprendere.
In coda il “contentino” alla città: “Considerati i tempi prolungati di questa importante pianificazione e la volontà di colloquiare con il territorio, la Reggia di Caserta si fa promotrice di un’iniziativa di partecipazione attiva. Una volta al mese, a partire dal 13 maggio, sarà organizzato l’appuntamento Dialoghi con la Reggia di Caserta. Il direttore e i responsabili dei servizi saranno a disposizione attraverso i canali social per condividere progettualità, propositi, suggerimenti e iniziative. Un’occasione per confrontarsi e scambiarsi punti di vista diversi nell’ottica di contribuire alla valorizzazione e alla gestione consapevole del nostro patrimonio culturale”. Una sorta di talk show, dunque. E’ proprio quello che Caserta chiedeva.
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