Reggia, nuovi restauri. Si migliora così l’offerta museale
-Nulla è fermo alla Reggia di Caserta: dalla promozione turistica e culturale alla manutenzione ordinaria e straordinaria del suo ricco patrimonio artistico e paesaggistico. Fra le tante iniziative messe in campo dall’attuale Direzione vi rientra anche il restauro delle Sale di Marte, Astrea e del Trono stanti nell’ala ottocentesca. Per il loro ripristino è stato previsto un progetto esclusivo rientrante nel piano di “Miglioramento dell’Offerta Museale”, a sua volta già inserito nel Programma Operativo Complementare di Azione e Coesione 2014-2020 PON Cultura e Sviluppo 2014-2020.
Al plesso vanvitelliano è difatti attivo da tempo un vero e proprio cantiere in continua evoluzione. Proprio di recente sono state restituite al pubblico la Sala del Consiglio, le Retrostanze dell’Appartamento Nuovo, la Camera delle Culle, gli ambienti dove soggiornò Pio IX, l’Appartamento Murattiano e la Stanza da Letto di Francesco II. In questi vani storici sono stati condotti lavori di consolidamento e di recupero di porte e portelloni, di restauro dei pavimenti in cotto dipinto a finto marmo e di ripristino degli arredi.
Adesso sono cominciati gli interventi di conservazione e di reintegrazione estetica dell’impianto decorativo delle prime tre sale dell’ala ottocentesca: dalle pitture agli arredi, passando per gli ornamenti delle pareti e delle volte.
Le Sale di Marte e di Astrea vennero sistemate sotto Gioacchino Murat, tra il 1808 ed il 1815. Entrambe presentano uno stile neoclassico che venne messo in opera grazie al progetto dell’architetto Antonio De Simone seguito dagli interventi degli artisti Etienne Cherubin Leconte, Antonio Niccolini, Enrico Schweickle, Filippo Rega e Valerio Villareale. Ma è soprattutto nella Sala di Astrea, divinità della Giustizia, che ancora oggi, sono visibili singolari capolavori, come il pavimento marmoreo con il “labirinto”, la tela raffigurante il Trionfo di Astrea di Jacques Berger e i gruppi scultorei sui camini marmorei con Minerva in forma di Ragione tra la Stabilità e la Legislazione, da una parte, e Astrea tra Ercole e l’allegoria del Regno delle Due Sicilie, dall’altra. Infine, a coronamento del trionfo regale dei Borbone, vi è la Sala del Trono, la cui sistemazione nonché il suo programma iconografico vennero concepiti ed eseguiti dall’architetto Gaetano Genovese.
Al fine di assicurare l’accesso dei visitatori alle sale dell’Ottocento già restaurate e consentire la più ampia fruizione degli ambienti oggetto d’intervento, il cantiere procederà per step con una particolare conformazione dei ponteggi che non impedirà il transito delle persone e non ostacolerà la visibilità delle pareti. Sarà inoltre allestita lungo il percorso una postazione digitale per conoscere gli aspetti concernenti le attività di restauro che riguardano la Reggia, il cui svolgimento è appannaggio di numerose professionalità altamente qualificate che da sempre primeggiano per bravura nel settore dei lavori di restauro e di ristrutturazione dei beni culturali sia a livello nazionale che internazionale.
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