Reggia. Visioni, l’opera di Vanvitelli attraverso le fotografie
Redazione -Oltre cento opere protagoniste della mostra “Visioni” raccontano l’ingegno illuminato di Luigi Vanvitelli visto con gli occhi di Luciano D’Inverno e Luciano Romano. Fino al 15 luglio, negli spazi della Gran Galleria della Reggia di Caserta, sarà possibile ammirare l’esposizione dei progetti “Attraversamenti” di Luciano D’Inverno e “Genius et Loci – La drammaturgia dello sguardo” di Luciano Romano, visitata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 29 febbraio. I due progetti, oltre a fornire un ulteriore contribuito alla conoscenza della figura di Vanvitelli, intendono affinare lo sguardo, sempre più incline a comunicare attraverso le immagini, e a evidenziare come la fotografia contemporanea possa essere in grado di rappresentare con sempre maggiore efficacia gli episodi salienti della storia dell’arte, grazie alla propria capacità di veicolarne con immediatezza il significato e il senso. “Nell’era del fluire e del sovrapporsi veloce e sconnesso delle immagini, del succedersi indistinto di prodotti visuali, ammassati come quantità indistinta e priva di qualità, il fascino della fotografia – commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – rimane inalterato. La foto cattura la realtà, come molti altri strumenti tecnologici, ma imprimendo una unica e poetica sospensione all’attimo che imprigiona con lo scatto. Contro il tempo che veloce passa e contro il pastiche mediatico che tutto banalizza, la fotografia diviene gesto con cui custodire l’istante e renderlo eterno”.
La mostra Visioni si inserisce nell’impegnativo percorso promosso dal museo Reggia di Caserta in occasione delle celebrazioni dei 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli (1773/2023). La Reggia di Caserta è tra i vincitori della seconda edizione di Strategia Fotografia, bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Gli scatti, selezionati dal Museo, confluiscono in un’unica esposizione, curata da Gabriella Ibello, pensata come un ipertesto e un metatesto che offrono al visitatore una lettura a più voci dell’opera vanvitelliana. Di qui la scelta di non creare delle vere e proprie sezioni, ma un percorso suggerito da seguire per orientarsi nei circa 130 scatti che abbracciano una buona parte dei 3mila metri quadrati di spazio negli ambienti riconsegnati parzialmente dall’Aeronautica Militare che vengono restituiti alla dignità museale e ampliano l’offerta culturale della Reggia di Caserta.
Il progetto è relativo all’ala nord-ovest del Palazzo Reale. Gli spazi del piano terra ospiteranno attività educative, una sala convegni e un nuovo bookshop. Al secondo piano, negli ambienti della Gran Galleria, avranno luogo mostre temporanee, di cui la prima sarà proprio “Visioni” nell’allestimento affidato ad Opera Laboratori. “Non a caso abbiamo scelto – precisa Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta – una mostra fotografica: l’inquadratura da sempre è protagonista dell’opera vanvitelliana. Eredità del padre Caspar Van Wittel, celebre vedutista, sviluppata in architettura da Luigi con la sapiente gestione della composizione spaziale secondo i tre principi vitruviani dell’utilitas, firmitas, venustas. Il linguaggio della fotografia è apparso il più adatto per fermare e trasmettere l’architettura di Vanvitelli”.
Con “Attraversamenti”, Luciano D’Inverno riscrive per immagini la storia di una visione che, con la sua potenza, rese possibile la grandiosa opera di architettura e ingegneria idraulica dell’Acquedotto Carolino, ripercorrendo con le sue foto i passi di Vanvitelli e seguendo la via dell’acqua. Luciano Romano, con “Genius et Loci. La drammaturgia dello sguardo”, intende rendere omaggio al contributo fondamentale fornito dal maestro all’evoluzione della cultura architettonica moderna, mostrando attraverso la sua fotografia tutta la bellezza dell’opera vanvitelliana nei diversi luoghi d’Italia. “Nella loro diversità di visioni – sottolinea la curatrice della mostra Gabriella Ibello – Attraversamenti e Genius et Loci ritraggono con grande esattezza la struttura della prospettiva vanvitelliana e cercano di fissarne all’interno dellafotografia gli elementi sensibili, mettendo in evidenza ciò che rischia di sfuggire persino allo sguardo dell’osservatore più attento”.
“Visioni” sarà visitabile fino al 15 luglio, nei giorni di apertura del Museo, dalle 8.30 alle 19.30 con ultimo accesso alle 18.30. L’accesso è consentito ai titolari delle diverse tipologie di biglietto Parco+Appartamenti (Intero Parco+Appartamenti, Ridotto Parco+Appartamenti, Gratuito Parco+Appartamenti e Serale Appartamenti) e dell’abbonamento ReggiaCard 2024.
La mostra è chiusa nelle giornate di gratuità
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