Regina Viarum, firmata a Roma la candidatura Unesco
-Si è svolta a Roma la cerimonia per la firma del protocollo che promuove la candidatura dell’Appia a Patrimonio Immateriale dell’UNESCO. La Regina Viarum, realizzata nel 312 a.C. da Appio Claudio, si sviluppa per ben 609 chilometri che conducono dall’Urbe a Brindisi. Di questi, 109 si articolano lungo un tratto che comprende parte della Campania, la cui tutela e conservazione ricadono in buona parte sotto l’amministrazione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Caserta e Benevento, diretta dall’architetto Gennaro Leva. Lo stesse ente, già da tempo, ha promosso importanti interventi di scavo, così come previsto dal progetto “Appia Regina Viarum” sostenuto dal Segretario Generale del Ministero della Cultura per acquisire nuovi elementi archeologici sull’Appia stessa, così da avviare nuove azioni di riqualificazione e di valorizzazione di alcuni percorsi meno noti o abbandonati. Difatti, l’attività svolta dai funzionari della SABAP di Caserta e Benevento ha portato alla luce ulteriori tratti dell’Appia comprensivi di elementi architettonici relativi a monumenti o edifici che la lambivano.
Nel territorio di Sessa Aurunca sono state rinvenute tracce inerenti la superficie stradale che attraversava l’antica Sinuessa. A Mondragone, invece, sono stati effettuati dei lavori che hanno interessato il basolato originario visibile all’interno del Parco dell’Appia. A Santa Maria Capua Vetere sono state condotte indagini intorno all’Arco di Adriano e presso l’ex carcere borbonico, odierna Piazza San Francesco. In quest’ultima zona è stato scoperto un pezzo della Regina Viarum che si intersecava con il foro dell’antica Capua. Altri scavi sono stati poi effettuati al di fuori dell’attuale centro cittadino ed hanno riguardato il recupero di una porzione del Castellum Aquae: la via Acquaria che si innestava sull’Appia.
A Santa Maria a Vico sono state scavate zone mai interessate da opportune investigazioni archeologiche e, nel contempo, è stata avvita la pulizia di un tratto già noto della stessa Appia dove sono stati rinvenuti diversi elementi di fabbricati ad essa afferenti. Anche a Benevento sono state svolte alcune indagini, condotte soprattutto intorno all’Arco di Traiano. Altri interventi sono stati invece effettuati in corrispondenza di Ponte Leproso, punto di ingresso nel centro urbano del capoluogo sannita, anticamente occupato da una monumentale necropoli digradante verso il fiume Sabato.
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