Reset da Covid-19, Caserta si sveglierà senza le “sue” pedane
Enzo Battarra – #iorestoacasa. E intanto la città cambia. Il paesaggio urbano si modifica. Succede così anche a Caserta. Chi è disciplinatamente confinato presso la propria abitazione non percepisce quel gran sentimento di tristezza diffusa che si prova, per chi va al lavoro o esce per effettive necessità, nel vedere le strade vuote, i negozi chiusi, il silenzio irreale. Al risveglio dal confino domiciliare i casertani si accorgeranno che il corso Trieste non ha più le sue famigerate pedane. Solerti lavoratori stanno provvedendo in questi giorni a rimuovere quello strano arredo urbano, nato presumibilmente per “abbellire” il corso della città, ma divenuto nel tempo inutile e sgangherato orpello, monumento al degrado, simbolo del decadimento di un’arteria urbana un tempo cuore pulsante della città e ora con le sue saracinesche abbassate, già abbassate prima del coronavirus, emblema del declino economico e sociale.
Da oggi, per chi ha necessità, si potrà circolare impunemente per le strade del centro. C’è la sospensione di tutte le Zone a Traffico Limitato della città di Caserta. E questo fino alla durata delle misure restrittive della mobilità previste per contrastare la diffusione della covid-19. Chi sarà alla guida della propria auto avrà l’impressione di riappropriarsi della città, che però è un fantasma di quella che era un tempo, città necessariamente spogliata delle sue funzioni e della sua vitalità.
E’ questo un tempo utile alla riflessione e alla programmazione, una sorta di reset nel corso del quale il ricorso al web come fonte di cultura e di informazione deve servire per assorbire nuove idee e determinazioni. La vita riprenderà e sarà un obbligo renderla migliore di quella che si è di fatto sospesa all’inizio della pandemia da coronavirus. Altrimenti, questa dolorosa calamità non avrà insegnato nulla.
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