Ricordi dal palcoscenico, il libro di Sarnelli al Buon Pastore
-Martedì 11 ottobre, alle ore 17,15, nella Sala Moscati della Parrocchia del Buon Pastore di Caserta (Piazza Pitesti), Nando Santonastaso, già responsabile della redazione casertana de Il Mattino, modererà e coordinerà la presentazione del libro di Umberto Sarnelli Ricordi dal palcoscenico – Brevi notazioni sul teatro a Caserta. Ad affiancare l’Autore saranno la professoressa Lucia Monaco, consulente onoraria del Comune di Caserta per le biblioteche e il Patto per la lettura, e il professor Fausto M. Greco, autore della Prefazione. Si riportano pochi passi significativi della Prefazione e dell’Introduzione e una breve nota biografica dell’autore.
L’autore scrive: «Questa succinta, e decisamente incompleta, storia del teatro casertano è nata con l’intento di fissare su carta ricordi di eventi che probabilmente sarebbero andati persi e di esaminare pertanto il periodo compreso tra i primi anni Settanta e la fine degli anni Ottanta, quando una sorta di rinascita culturale cominciava a profilarsi a Caserta». Purtroppo questa specie di rinascita è durata solo un ventennio. Poi, nonostante la nascita del “Settembre al Borgo” (1971) e l’inizio della “Stagione Teatrale Città di Caserta” (1982), la città è sprofondata in un nuovo periodo di “latenza” che si è trascinato fino agli inizi degli anni ‘90, quando, grazie alla formazione di alcuni gruppi di notevole valore artistico, si assiste a un “risveglio” che investe le attività teatrali e non solo.
Dalla Prefazione di Fausto M. Greco
I Ricordi dal palcoscenico di Umberto Sarnelli ricostruiscono, a partire dall’età postunitaria, una storia del teatro a Caserta: spettacoli, compagnie, luoghi e attività di sale teatrali e cinematografiche. È una vicenda di cui, a partire dagli anni Settanta, Sarnelli è stato testimone attivo. L’autore ne ripercorre le tappe con lo stile giornalistico che gli è congeniale e con l’attenzione di chi in questa città ha messo il suo impegno culturale e lo ha fatto insieme a una generazione che in tutta Italia, e nel Sud in particolare, si riappropriava degli studi sul folklore, sulla maschera, sulle tradizioni della pratica scenica e spettacolare.
Tuttavia anche altri ricordi, più recenti, mi legano a molte delle esperienze di cui si discute nel libro di Umberto Sarnelli: le numerose occasioni in cui, come giovane collaboratore del quotidiano Il Mattino, ho seguito i concerti di molti degli artisti menzionati nelle pagine che seguono: La Nuova Compagnia di canto popolare, Fausto Mesolella e gli Avion Travel, Ferdinando Ghidelli e Pietro Condorelli; poi ancora le mostre di arte contemporanea, le rassegne di Settembre al borgo e delle Leuciane, le stagioni teatrali promosse dalla Compagnia “La Mansarda” in varie sale teatrali, quelle del Piccolo Teatro CTS, della Bottega del teatro, del Teatro Civico 14 e di Officina Teatro.
Laureato in Lettere, Umberto Sarnelli si avvicina al teatro in giovane età. A soli 13 anni, infatti, partecipa, con la filodrammatica dei Salesiani diretta da Enzo Napolitano, alla commedia dal titolo Ad ovest del Mincio, e l’anno successivo, con la stessa filodrammatica, partecipa alla messa in scena della commedia gialla Il Krismalese. A 18 anni, sempre in ambito salesiano, firma la regia di uno spettacolo per ragazzi delle scuole medie, dal titolo Ragazzi in Toga, col quale vinse il primo premio a un festival tra filodrammatiche di oratori salesiani.
Uscito dai Salesiani fonda con gli amici e colleghi delle ACLI di Caserta il gruppo di teatro amatoriale “La Piccola Ribalta Enaip”, che diventerà poi il Teatro Popolare Casertano, che opererà fino al 1986. In questi anni alterna l’attività teatrale a quella televisiva in qualità di ideatore e conduttore, con l’amica Silvia Arena, di programmi televisivi – Tombolando, Supponiamo che…, La disfida intermedia, La coppia scoppia – in onda su diverse emittenti casertane: Telecaserta (oggi Canale 10), Teleluna, Antenna 3. Dopo il 1986 si dedica esclusivamente alla critica teatrale, scrivendo per molti giornali locali. A metà degli anni ‘90 inizia la collaborazione con la redazione casertana de Il Mattino. Per circa 15 anni è stato direttore responsabile del settimanale di politica e cultura Il Caffè. Alla fine degli anni ‘90 è stato, per tre anni, commissario selezionatore, per il Sud Italia, del festival di teatro amatoriale di Schio.
Ragguardevole la sua attività di conferenziere, sempre sul teatro e soprattutto su Eduardo e Viviani: è stato ospite di numerose associazioni culturali (Accademia Olimpia, Rotary, Auser, 50 & Più. Biblioteca Comunale di Maddaloni, Centro Culturale “Mazzini-Rosselli-Parri”), ma ha anche tenuto, agli inizi degli anni 2000, una lezione per gli ospiti del carcere minorile di Airola dal titolo “Il teatro del disagio”, e, in collaborazione con la prof. Marisa Ricciardelli, ha condotto un laboratorio teatrale per gli alunni del Liceo Classico “Pietro Giannone” di Caserta dal titolo “Leggere il Teatro”.
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