Rievocazione a San Leucio, l’atteso ritorno del Corteo Storico
– Quest’anno il Corteo Storico di San Leucio era davvero tanto atteso. Il Corteo invero ha una sua storia, e quest’anno è giunto alla sua 44esima edizione. L’iniziativa è dell’associazione Corteo Storico Real Colonia di San Leucio, patrocinata dal Comune di Caserta. Rientra nell’evento Proloco in Belvedere dell’Unpli, l’Unione nazionale Proloco d’Italia che da venerdì anima il Belvedere di San Leucio. Dopo il raduno, il via del Corteo. Duecentocinquanta i figuranti che hanno sfilato in abiti realizzati con le sete di San Leucio. E tra i tanti, riconoscibili il sindaco di Caserta Carlo Marino, l’artista Lorenzo Riviello nelle vesti dell’architetto Collecini. E ancora, l’artista Sergio Vozza, Michele Gaudiosi, un passato da Star Wars e un presente nel Settecento, Vincenzo Giaquinto chef di Vignarè nelle vesti di un cuoco. E altri ancora. Un’atmosfera davvero unica che ha emozionato e affascinato.
Tutto curato nei minimi dettagli. Avvolti da una suggestiva atmosfera, gli squilli di trombe, il suon di tamburi e rullanti hanno dato il via al Corteo che rappresenta la vita della colonia serica. Operai, contadini, dame e cavalieri hanno sfilato per le strade del borgo regalando a tutti sorrisi. «La bellezza dei costumi, il fascino delle stoffe e la rappresentazione animata di una pagina di storia arriverà al cuore di tutti», prevedevano gli organizzatori. E così è stato.
Ricordiamo che nel 2020, in pieno lockdown, il MiC, il Ministero della Cultura, ha deciso di approfondire il discorso delle rievocazioni storiche dando vita a un proprio elenco. Lo ha fatto interessando tutte le soprintendenze locali, perché ciascuna potesse parlare del territorio di competenza. A Caserta di è occupata delle procedura l’architetto Amalia Gioia. E’ lei che ha dunque avviato l’iter per il riconoscimento da parte del Ministero del Corteo Storico di San Leucio come patrimonio immateriale nazionale. Il Corteo Storico di San Leucio, nato nel 1976, di storia da raccontare ne ha davvero tanta. L’obiettivo naturalmente è che con il riconoscimento di patrimonio immateriale nazionale il corteo veda riconosciuta la propria identità culturale. Sarebbe davvero una grande soddisfazione per il lavoro che da anni l’intera comunità porta avanti.
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