Ritorno a scuola, ma cosa resterà di queste vacanze di Natale?
– Con l’Epifania tutte le feste vanno via; è il proverbio che si suole recitare soprattutto agli studenti di ogni età al termine delle vacanze natalizie, per ricordar loro che la scuola sta per ricominciare. Tale “massima”, a onor del vero, non è mai stata granché apprezzata dagli stessi scolari. Del resto, con il 7 gennaio, almeno fino all’anno scorso, si rimetteva piede nel proprio istituto, in aule lasciate vuote per quindici giorni, magari anche un po’ fredde, dando l’arrivederci ai trascorsi e felici giorni di festa, in cui il calore, gli affetti, le cibarie e i doni avevano dominato.
Il primo mese dell’anno per gli allievi, di ogni ordine e grado, significa impegno, lezioni da seguire e soprattutto interrogazioni da fare, in quanto la fine del primo quadrimestre è alle porte; ma, al di là di ogni possibile criticità dovuta agli impatti iniziali, per tutti gli studenti il ritorno a scuola ha sempre comportato anche sentimenti di felicità e di entusiasmo, emozioni provate nel rivedere i propri compagni, nel raccontarsi ciò che si era fatto durante il periodo di Natale, nell’elencare i doni ricevuti e nel descrivere le nottate passate con gli amici impegnati nei giochi di società.
In queste ultime vacanze, invece, tutto è stato diverso: dalla loro attesa al tempo vissuto e, infine, al rientro che avverrà. Il distanziamento fisico, più che sociale, mantenuto a colpi di dpcm anti-covid e di cromie adottate a seconda dei festivi e dei prefestivi, ha, in parte, fatto svanire la magia del Natale stesso e ogni gioia è stata espressa, in maniera quasi esclusiva, attraverso i social network.
Il 7 in Campania non si tornerà a scuola; un graduale rientro avverrà a partire dal giorno 11, per quanto rimarranno non pochi dubbi al riguardo. Nel mentre, la dad rifarà la sua apparizione. A separare, ancora una volta, docenti e discenti saranno uno schermo, una piattaforma e una connessione a internet; passerà altro tempo, sicuramente, ma l’augurio è che, in maniera graduale e strutturale, si potrà tornare a varcare i cancelli degli istituti scolastici, senza dimenticare, al contempo, che la scuola stessa “è il nostro passaporto per il futuro, poiché il domani appartiene a coloro che si preparano ad affrontarlo” (Malcom X).
Luigi Fusco – Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.
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