San Gaetano, la sua vita al fianco dei poveri e degli ammalati
Redazione – Oggi 7 agosto si celebra San Gaetano, ricordato come un riformatore zelante e un instancabile servitore dei poveri, la cui vita esemplare ha avuto un impatto duraturo sulla Chiesa. Gaetano visse una vita di estrema povertà e umiltà, rifiutando qualsiasi forma di ricchezza personale. Si dedicò alla cura dei malati, specialmente durante le epidemie di peste, e all’assistenza dei poveri. San Gaetano di Thiene, nato a Vicenza nel 1480, è stato un sacerdote e riformatore italiano del 16esimo secolo. È noto per la sua devozione ai poveri e la fondazione dell’Ordine dei Chierici Regolari Teatini. Gaetano era di nobile famiglia e ricevette un’ottima educazione. Studiò diritto civile e canonico a Padova, dove ottenne il dottorato nel 1504. Dopo la morte del padre, si trasferì a Roma, dove intraprese una carriera ecclesiastica sotto papa Giulio II. Lavorò nella Curia Romana e divenne protonotario apostolico. Insoddisfatto della corruzione e del lassismo che vedeva nella Chiesa, Gaetano decise di diventare sacerdote, venendo ordinato nel 1516. Fondò l’Oratorio del Divino Amore, una confraternita di laici e chierici dedicata alla preghiera e alla carità. Nel 1524, insieme al vescovo Gian Pietro Carafa (che divenne papa Paolo IV), fondò l’Ordine dei Chierici Regolari Teatini, con l’obiettivo di riformare il clero e promuovere una vita di santità e servizio. L’ordine si concentrava sulla predicazione, l’educazione e l’assistenza ai poveri. Morì a Napoli nel 1547, circondato dai suoi confratelli. Fu canonizzato da papa Clemente X nel 1671.
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