San Gregorio Matese, il ritorno di Gioacchino Toma. In un libro
– Alberico Bojano ha “incontrato” Gioacchino Toma a Piedimonte e San Gregorio Matese dove il giovane pittore era stato confinato dalla polizia borbonica.
Da questo studio è nato il libro “Gioacchino Toma sorvegliato politico tra artisti, sotterfugi e nobiltà”. che verrà presentato venerdì 17 agosto alle ore 19 nel suo luogo naturale, l’antica chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie a San Gregorio Matese. Qui sarà anche possibile ammirare alcune opere dell’artista.
All’incontro parteciperanno il sindaco Giuseppe Mallardo, il parroco Angelo Salerno e il presidente della Pro Loco Le Mura Claudio Boiano. Il volume verrà presentato con una conversazione tra l’autore Alberico Bojano e lo studioso di civiltà letterarie Giuseppe Castrillo, specialista in comparativismo nella letteratura post-unitaria meridionale.
Il libro, pubblicato da Guida Editori, è un elegante volume di grande formato, composto da dodici capitoli e da oltre settanta immagini. Ripercorre la presenza giovanile di Gioacchino Toma a Piedimonte e San Gregorio, i suoi rapporti con Achille Del Giudice, Beniamino Caso, il conte Raffaele e il duca Antonio Gaetani, Francesco Viti, Giovan Gaspare Egg, e il gran numero di opere in parte sconosciute che realizzò nel corso del confino.
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