San Leucio, il Ministero della Cultura segue il Corteo Storico
– Nel 2020, in pieno lockdown, il MiC, il Ministero della Cultura, ha deciso di approfondire il discorso delle rievocazioni storiche dando vita a un proprio elenco. Lo ha fatto interessando tutte le soprintendenze locali, perché ciascuna potesse parlare del territorio di competenza. Così ha fatto l’architetto Amalia Gioia, responsabile del settore demoetnoantropologico e immateriale della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. È stata lei a segnalare al MiC il Corteo Storico di San Leucio. E dal Ministero è stato inviato l’antropologo Daniele Quadraccia. L’incontro avviene nella sontuosa sede temporanea dell’associazione Corteo Storico della Real Colonia di San Leucio. È un appartamento con vista su piazza della Seta, nel cuore del borgo. Con loro c’è il presidente dell’associazione Donato Scialla, l’assessore alla Cultura di Caserta Enzo Battarra, il consigliere comunale Donato Tenga e il presidente della Pro Loco Real Sito di San Leucio Domenico Villano. In più alcuni figuranti dell’associazione Corteo Storico abbigliati con preziosi abiti leuciani.
«Il Ministero – racconta l’architetto – ha dunque dato incarico ad antropologi esterni di approfondire gli elenchi dati dalle Soprintendenze territoriali. La rievocazione storica di San Leucio è stata inclusa nell’elenco. Così come quella dei quartieri di Sessa Aurunca o la Giostra di Piedimonte Matese, giusto per citarne qualcuna. Tra queste è stato scelto il Corteo Storico per ulteriori approfondimento scientifici. Da qui questo incontro, che è appunto un approfondimento scientifico con la speranza che questo possa portare a una schedatura come patrimonio immateriale nazionale e poi dell’umanità». E aggiunge: «Per ottobre gli antropologi dovranno ultimare il proprio lavoro».
Esprime tutta la sua soddisfazione l’assessore alla Cultura Enzo Battarra: «Questo percorso messo in atto dalla Soprintendenza e dal Ministero per valorizzare e riconoscere il merito culturale del Corteo Storico ci rende felici. È il segno che il lavoro di questa Amministrazione comunale sull’identità culturale, aspetto moto caro al sindaco Carlo Marino, va in piena sintonia con l’attenzione che il MiC, attraverso le sue articolazioni territoriali come le soprintendenze, rivolge alle specificità e alle peculiarità dei singoli luoghi. È un importante riconoscimento per San Leucio, ma è un successo per tutta la comunità casertana. È anche il sigillo sull’attività che la nostra Amministrazione svolge al Belvedere di San Leucio, monumento Unesco di proprietà comunale, grazie anche all’impegno di funzionari come Ezia Pamela Cioffi e Agostino Tenga. Un plauso al parroco di San Leucio, Battista Marello, artista e da decenni animatore culturale del borgo, il primo che ha creduto nel Corteo Storico».
Il Corteo Storico di San Leucio, nato nel 1976, di storia da raccontare ne ha davvero tanta. I funzionari del Ministero hanno così potuto in questi giorni documentare con video, foto e interviste la tradizione, la cultura, la storia di un tempo che è anche quella di oggi con le sue testimonianze tangibili. L’obiettivo naturalmente è che con il riconoscimento di patrimonio immateriale nazionale il corteo vedrebbe riconosciuta la propria identità culturale. Sarebbe davvero una grande soddisfazione per il lavoro che da anni l’intera comunità porta avanti. «Una soddisfazione – dice il presidente Donato Scialla – per noi leuciani e per tutta la città di Caserta. Sicuramente ci ripagherebbe di tanto lavoro svolto sempre con amore e passione per questo luogo».
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