San Michele Arcangelo, il sorvegliante dell’equinozio d’autunno

Tiziana Barrella – Secondo la tradizione, i santi che custodiscono il momento in cui si entra in una nuova stagione dell’anno, sono San Maurizio ( 22 settembre) e San Michele Arcangelo ( 29 settembre), entrambi raffigurati con la spada in mano. Nella Sacra Scrittura, il capo delle milizie celesti festeggiato il 29 settembre, San Michele Arcangelo, ricorre per ben cinque volte ed è “il primo sorvegliante” dell’equinozio d’autunno nonché principe guerriero indiscusso delle milizie celesti.
Il culto Micaelico proveniente dall’oriente (a Costantinopoli, sotto l’imperatore Costantino nel 313 d.C. venne costruita il primo luogo sacro dedicato) si diffuse ben presto in Italia, dove oggi si contano numerosi santuari a lui consacrati ed in cui l’arcangelo, è raffigurato spesso con icone potenti fra le mani come una bilancia e la spada fiammeggiante.
Nel V secolo sorse il più antico luogo della nostra penisola dedicata al principe degli angeli fedeli a Dio. Sul promontorio del Gargano infatti, a Monte Sant’Angelo, sorge il celebre santuario di san Michele, luogo di grande richiamo per i devoti e a seguito della cui nascita, successivamente, sulle cime dei monti, dei colli o di punti particolarmente elevati, sono nate le altre abbazie.In Italia e nel mondo, le molte abbazie presenti e dedicate al Guerriero Celeste, sono considerate vere e proprie colonne portanti che simbolicamente sorreggono l’Europa occidentale.
Molto interessante è anche la collocazione geografica di alcuni importanti luoghi di culto che pare siano disposti su una potenziale linea retta lunga ben 2 mila Km e che interseca l’Europa unendo ben 7 santuari (Ley Lines o Linea del Drago).
Partendo dall’Irlanda e passando per l’ Inghilterra, la Francia, l’Italia, la Grecia fino ad arrivare in Israele, cinque delle sette abbazie, sarebbero proiettate verso le grandi piramidi egiziane e verso Gerusalemme (Skelling Michael di fronte alle coste del Munster in Irlanda; al Saint Michael Mount all’estremità della Cornovaglia; Mont Saint Michel in Normandia “le colonne d’Ercole della Manica”; sulle Alpi la linea retta raggiunge la Sacra di San Michele in Val Susa; il Monte San Michele in Puglia). Secondo la leggenda, la Linea Sacra di San Michele è nata poiché l’arcangelo, guerriero celeste presente in molte religioni, con un potente colpo di spada inflitta al demonio lo rispedì all’inferno il cui varco quindi, si richiuse sigillandosi; le varie abbazie sorte lungo di essa, hanno lo scopo di essere un vero avamposto di controllo.
Le chiese consacrate a san Michele sono solitamente molto antiche e risalenti all’epoca longobarda, periodo storico in cui si riservava una particolare venerazione al santo. Quando i re Longobardi si convertirono al cristianesimo ariano, associarono Odino a san Michele arcangelo, trovando in egli molte affinità con la propria divinità.