San Rufo Martire. Celebrazioni al Borgo di Piedimonte di Casolla
Luigi Fusco -Si rinnovano, come da tradizione, le celebrazioni in onore di San Rufo Martire presso il borgo di Piedimonte di Casolla, piccola frazione casertana posta alle pendici della medievale Casa Hirta.
La ricorrenza vera e propria ricade il 27 agosto, dies natalis di Rufo, vescovo e martire capuano vissuto nella prima metà del V secolo d.C. e ricordato dalla chiesa già a partire dal IX secolo.
Il suo culto venne fortemente promosso dai longobardi che ne riconobbero la santità attraverso una serie di miracoli compiuti dopo la sua morte. Secondo la tradizione, il suo corpo, in origine custodito presso la
basilica dei Santi Apostoli della Antica Capua, aveva poteri taumaturgici, pertanto chi aveva la possibilità di toccarlo durante la preghiera ne riceveva notevoli benefici.
Diverse sono le chiese dedicate a questo santo presenti in Terra di Lavoro, ancora oggi rintracciabili nei
comuni di Capua, Mondragone e Sessa Aurunca, la cui origine è molto antica, così come quella di
Piedimonte di Casolla, testimoniata, la prima volta, nella Bolla dell’Arcivescovo Metropolitano di Capua
Sennete: importante documento, risalente al 1113, in cui si conferma la diocesi di Caserta all’allora presule Rainulfo.
Tuttora la chiesa pedemontana conserva il suo impianto architettonico originario, datato agli inizi del
secolo XI, con al suo interno importantissime testimonianze storiche ed artistiche che vanno dal Cristo nella Mandorla, di età coeva alla costruzione dello stesso edificio, al settecentesco pavimento maiolicato
realizzato dalla bottega Massa di Maddaloni.
Non solo arte e cultura, ma anche tanta spiritualità e tradizione. Difatti per le celebrazioni, come da
programma liturgico, sabato 31 agosto presso la Casa Canonica di Piedimonte si svolgerà, alle 18:00, il
Santo Rosario e alle 19:00 la Messa. Per l’occasione verrà effettuata anche la distribuzione del pane giallo e del vino rosso: simboli del martirio di San Rufo.
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