Sant’Agata de’ Goti, l’arte è “in limine” secondo Luca Palermo
– Il Castello Ducale di Sant’Agata de’ Goti ospiterà da sabato 7 ottobre la collettiva d’arte contemporanea dal titolo “In Limine” a cura di Luca Palermo. Il vernissage è in programma alle 17,30. Sei gli artisti che espongono: Michele Attianese, Cathie Brousse, Arturo Casanova, Mario Ciaramella, Giacomo Por ed Herman Josef Runggaldier. L’esposizione sarà visitabile fino al 5 novembre.
Luca Palermo scrive: «La ricerca dell’essenza, dell’interiorità e della spiritualità dell’uomo; il rapporto di quest’ultimo con lo spazio ad esso interiore ed esteriore costituiscono il filo conduttore in grado di fornire una chiave di lettura delle metodologie perseguite dagli artisti Michele Attianese, Arturo Casanova, Herman Josef Runggaldier, Mario Ciaramella, Cathie Brousse e Giacomo Por. Attraverso l’utilizzo di diversi medium estetici (dalla pittura, alla fotografia, dalla scultura all’installazione) gli artisti interpretano l’esistenziale offrendo al fruitore la possibilità di intraprendere una sorta di ‘percorso di ascesi’ capace di far cogliere sfaccettature del reale non sempre evidenti o volontariamente evitate. Gli strumenti stilistici scelti per tradurre in immagini le apparenze della realità visibili muovono da alcuni concetti imprescindibili nel fare artistico di Attianese, Casanova, Ciaramella, Brousse, Por e Runggaldier: sentire oltre la materia, cogliere l’essenza dell’umanità e la fragilità della condizione umana. L’uomo contemporaneo, le emozioni, le sensazioni derivanti dall’essere in una società sempre più liquida, sono concetti che accomunano felicemente le metodologie lavorative dei singoli artisti. Le infinite potenzialità espressive insite nel segno e nel gesto artistico debbono essere considerate in rapporto alla condizione esistenziale, allo spazio della (nostra) quotidianità e, con maggior vigore, allo spazio relazionale e interrelazione che tra singoli individui si instaura. Si tratta di opere da vedere e da vivere, da vedere oltre e da sentire dentro, nelle quali materiale e spirituale felicemente convivono e cooperano affinché lo spettatore possa cogliere quella eco dell’energia creativa sviluppata dagli artisti in un confronto diretto tra realtà e surrealtà, tra interiore ed esteriore, tra forma e contenuto; è, questa, un’interpretazione della condizione esistenziale dell’arte contemporanea messa in scena da artisti che esplorano il tema dell’esistenza e il rapporto tra sfera personale, il corpo e il mondo. Il percorso espositivo sarà ideato e strutturato in modo tale che lo spettatore entri in relazione con gli spazi per un’immersione nella dimensione estetica ed emotiva propria di ognuna delle singole posizioni artistiche: la profondità va ricercata sulla superficie sosteneva Hofmannsthal; una superficie di volta in volta diversa, nel nostro caso, per supporto, tecnica e metodologia, ma sulla quale gli artisti registrano mutamenti e condizioni dell’essere e della sua essenza».
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