Sant’Arpino. Gli eventi culturali nel Palazzo Sanchez de Luna
Marco Cutillo
– Finita l’estate, riprendono le attività al Palazzo Ducale “Sanchez de Luna” di Sant’Arpino. Domenica 30 settembre, la rassegna letteraria ideata e promossa dalla Pro Loco, con il patrocinio del comune, “Sulle orme del cantor d’Enea”, ormai giunta alla VIII edizione, propone un incontro con Elpidio D’Antonio, autore locale che ha dato alle stampe “Fantastiche nuvole di Maschere Atellane”. Il libro, grazie anche alle illustrazioni realizzate dal giovane artista autoctono Alessio D’Elia, ricostruisce l’atmosfera e i testi di uno dei momenti più importanti per la comunità santarpinese: “Il Carnevale Atellano di Sant’Arpino” che qui “si perde nelle remote adolescenze del tempo divenendo una rappresentazione della Storia, un simbolo dell’identità, un tassello della memoria, un culto da preservare e tramandare, uno spaccato antropologico, una tradizione che crea ponti e invita a riflettere”. L’autore ha sentito il dovere di pubblicare questo libro per tramandare alle generazioni venture la tradizione del “Carnevale Atellano di Sant’Arpino” perché ritiene che essa sia intrisa di forza storica ed antropologica che sono indispensabili per costruire il futuro. A tal proposito D’Antonio fornisce doviziose notizie sulla messa in scena, sugli attori, sul canovaccio da seguire e sulla scenografia da allestire. Servendosi anche delle illustrazioni di Alessio D’Elia il lettore viene catapultato in un tempo altro, in una scena mai vissuta. Il programma dell’evento, che registra l’adesione anche del “Comitato Permanente del Carnevale Atellano” coordinato dal giornalista Elpidio Iorio, prevede poi i saluti istituzionali del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, del sindaco Giuseppe Dell’Aversana, del presidente del Consiglio Comunale nonché delegata alla Cultura Ivana Tinto e del presidente del Comitato Permanente del Carnevale Atellano Virginio Guida. Saranno presenti per confrontarsi con l’autore anche: la poetessa attrice Liliana Palermo e lo scrittore, poeta, docente di lingua napoletana Nazario Bruno, a cui peraltro dobbiamo la traduzione in lingua napoletana di nove canti della Divina Commedia di Dante Alighieri nell’opera « Nfierno Priatorio Paraviso».
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