Scrivimi a tempo di jazz, Nino Buonocore stella a San Leucio
Claudio Sacco (ph Gianfranco Carozza)
– Un tuffo nel passato lungo trent’anni. Così la terza serata del Caserta Jazz Festival che ha visto sul palco Nino Buonocore. Il cantautore napoletano, tra i più amati dal pubblico, è stato sicuramente uno degli ospiti più attesi della rassegna che già dalla prima serata ha regalato forti emozioni agli appassionati del genere musicale. L’intensità, la bravura e la magia di Nino Buonocore nella notte stellata si sono manifestate attraverso le sue canzoni riarrangiate in chiave jazz. La sua Scrivimi è forse una delle canzoni italiane più ricordate. Prima dell’evento principale l’aperjazz curato dallo chef Peppe Daddio e la sua scuola Dolce & Salato. Quindi la degustazione dei vini I Borboni. La musica del gruppo Comoverao. Presente il sindaco di Caserta Carlo Marino al quale è stato consegnato il premio del festival realizzato da Alberto Grant. Si tratta della realizzazione in ferro del gatto nero musicista, mascotte e logo della manifestazione.
Dopo la splendida serata con Nino Buonocore, il Caserta Jazz Festival chiude domenica primo luglio con il gruppo The Quintet. L’appuntamento è per le ore 21.30 in piazza della Seta. L’ultimo dei quattro appuntamenti in cartellone nell’antico borgo di San Leucio vedrà sul palco una band il cui progetto nasce con cinque top player per una produzione storica, con brani originali e standard, in bilico tra tradizione e attualità. I componenti sono Emanuele Cisi al sax tenore, Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al pianoforte, Massimiliano Rolff al contrabbasso e Adam Pache alla batteria. Presenterà sempre l’attore Piero Grant.
Prima del concerto, alle 19.30, l’atteso aperjazz che vedrà protagonista lo chef casertano Peppe Russo del ristorante Prosit 1990. La sua proposta sarà un’insalata liquida di pomodoro al katsuobushi. I vini in degustazione saranno quelli di Regina Viarum. La componente musicale dell’aperjazz è affidata all’A-Typical Trio con Adele Capacchione alla voce, Salvatore Cirillo al pianoforte e Roberto Caccavale al contrabbasso.
Il direttore artistico della rassegna, giunta quest’anno alla seconda edizione e intitolata «Made in Terronia», è Edgardo Ursomando, che al Mattino ha dichiarato: «Possiamo solo esprimere soddisfazione per come è andato avanti il festival. C’è una bellissima atmosfera, con un pubblico di qualità, che è quello delle grandi occasioni. Gli artisti hanno lasciato tutti un pezzo di cuore a San Leucio. La location del setificio, l’aperjazz e la musica hanno coinvolto lo spettatore, che è rimasto anche rapito dalle figure dell’artista Akira Zakamoto, uno spettacolo nello spettacolo».
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