Settembre al borgo, la voce di Dante all’Eremo di San Vitaliano
– Settembre al Borgo edizione 47. Forte quest’anno la connotazione letteraria con incontri o eventi, particolarmente seguiti, in location suggestive. Così all’Eremo di San Vitaliano dove è andato in scena «Allor si mosse, e io li tenni dietro». Omaggio a Dante a cura di Arianna Quarantotto. A spiegare il senso dell’iniziativa è proprio la professoressa Quarantotto: «È un omaggio che ho voluto porgere allo scrittore più studiato nel mondo: perché senza di lui è difficile guardare alla storia letteraria d’Italia e d’Europa. A lui si deve il nostro essere italiani e il nostro italiano. Ma con lui siamo anche cittadini europei».
Per questa serata speciale Arianna Quarantotto si è avvalsa di preziosi contributi. Il professore e attore Massimo Santoro che a Dante ha dato voce e corpo accompagnato dal concertista chitarrista Raffaele Carpino. L’architetto Armando Coseglia che si è occupato della realizzazione grafica. Il professore di Letteratura latina dell’Università di Nizza Giampiero Scafoglio che ha sottolineato il legame tra Dante e i classici. L’astrofisico Aniello Grado che ha accompagnato il pubblico per l’universo attraverso buchi neri, materia ed energia oscura, ponendo tutti di fronte al grande enigma della creazione. Quindi, la scrittrice Marilena Lucente. A lei il compito di raccontare il Dante uomo, le vicende personali e il modo in cui la scrittura si è nutrita delle esperienze della sua vita, soprattutto quella drammatica dell’esilio.
«L’Europa dantesca – sottolinea la professoressa Quarantotto – è un arazzo, ordito di fili e colori diversi. È un’Europa cristiana, che però non si può concepire senza Virgilio e la cultura classica, greco-latina; senza il frammento germanico e l’influenza bizantina; senza l’escatologia islamica e un certo ebraismo mistico. Per questo la Commedia è davvero la più alta sintesi della civiltà medievale: è poesia, arte, musica, scienza, armonia di suoni e di immagini».
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