Si riparte, Don Lisandro! L’osteria che sa fare territorio e oltre
– La gastronomia della Terra di Lavoro riparte. E riparte con i suoi punti di forza. Nel 2019 Almerigo Bosco aveva recuperato una tradizione familiare, una tradizione nata sui Colli Tifatini, a Casolla, e l’aveva portata nella Caserta nel piano, a due passi dal Santuario di Sant’Anna, in via Verdi 86. Qui è nato e, ora ha riaperto, dopo la chiusura forzata dettata dal lockdown, Don Lisandro Osteria Moderna, avviando il suo nuovo corso. Il nome è un omaggio a nonno Alessandro, il mitico oste di Casolla da tutti chiamato Lisandro. Almerigo Bosco e la figlia Gabriella sono affermati produttori di vini di Terra di Lavoro con l’etichetta Cantina di Lisandro. Ha una rete di vendita nazionale con qualche puntatina anche negli Stati Uniti. Il suo casavecchia Cimmarino o il suo pallagrello bianco Lancella, così come gli altri vini, dal rosato di tutto rispetto Rosa del Tempo al pallagrello rosso Nero di Renna, esprimono qualità eccellenti e soprattutto profumo di territorio.
Ecco, è proprio l’attenzione al territorio, senza restarne però ostaggi, la filosofia di questo nuovo corso. Il locale è raccolto, sobrio ma non severo. Le grandi botti ricordano la storia personale e familiare. Menù ampio, ma non dispersivo, rigorosamente stagionale. Una lista dei vini rispettosa di tutte le principali presenze di Terra di Lavoro. E una cantina, intesa proprio come ipogeo, di grande fascino, memoria delle tecniche costruttive in tufo.
A tavola arriva il territorio, grazie all’impegno e alla professionalità del giovane ma collaudatissimo chef Angelo Fabozzo. Trent’anni, aversano, e con diverse esperienze che l’hanno formato. Ha iniziato a lavorare con Massimo Sola, chef stellato dei Quattro Mori di Varese, e con il pluristellato Bruno Barbieri a Villa del Quar a San Pietro in Cariano, nei pressi di Verona.
A tavola arriva quello che immagini, ma anche quello che non ti aspetti, perché non va dimenticato che la provincia di Caserta va dall’Appennino al mare, passando per la piana della Campania Felix.
Tra gli antipasti, splendida la zucca moscata di Napoli, tartufo nero del Molise, mozzarella di bufala Campana Dop e funghi. Poi c’è un trionfo della Terra di Lavoro con il suo bufalo campano affumicato, germogli di erba medica, confettura di olio evo caiatino e acciughe di Pozzuoli. Qui l’abbinamento è con il Lancella 2020, ovvero il pallagrello bianco. Raffinatissimo, ma anche un grande racconto è il risotto alle erbe spontanee del Giardino Inglese con petto d’anatra affumicato. Ad accompagnarlo il Rosa del Tempo 2020, in realtà un pallagrello nero in rosa. Andrà poi assaggiato il pollo di cortile, erbe aromatiche e funghi autunnali. Ad accompagnarlo il Nero di Rena 2017, il pallagrello nero. Gli altri piatti meglio scoprirli di persona, non si può svelare tutto. Per concludere c’è un’ottima pasticceria. Peccato alzarsi da tavola! Si stava così bene.
Per info: Via Giuseppe Verdi, 86, Caserta. Tel 0823 441473 https://www.facebook.com/DonLisandroOsteriaModerna IG donlisandroosteria_moderna
Il Gruppo – Don Lisandro Osteria Moderna fa parte del gruppo Poderi Bosco, guidato da Almerigo e da Gabriella Bosco che, oltre alla esperienza di Don Lisandro Osteria Moderna avviata nel 2019, raggruppa vari settori nel mondo del food & wine, in primis Cantina di Lisandro, ubicata in Castel Campagnano, oggi tra le maggiori aziende vitivinicole di Terra di Lavoro protagoniste della rinascita del pallagrello e del casavecchia, e con la Antica Dimora Ai Lecci , prestigiosa wedding location nella campagna caiatina.
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