Skyline, le sculture di Rusciano nel cielo della galleria Pedana
– Uno scheletro o il frammento di un mosaico antico, il corredo dell’archeologo e strumenti di misurazione sono segnali di vita, anche se silenziosi. Lo skyline segna il confine, il limite, tra la materia della scultura e la finzione dell’arte. Lo spettatore può decidere se varcare la soglia e indagare sulle ragioni del manufatto artistico.
Si può sintetizzare così la mostra di Vincenzo Rusciano dal titolo appunto Skyline inaugurata nella galleria Nicola Pedana in piazza Matteotti 60 a Caserta. Affollatissimo il vernissage. Con il gallerista e l’artista anche il critico d’arte Enzo Battarra che sul Mattino ha scritto: “Lo skyline non è la semplice linea del cielo, ma è il disegno del panorama urbano segnato dalle architetture elevate”. E ancora: “Le opere di Rusciano sono architetture del pensiero, strutture composite che si articolano su volumi, pieni o vuoti che siano, sviluppandosi per sommazioni e stratificazioni, a volte per ricordi. Lo scultore, classe 1973, è nato a Napoli, dove insegna all’Accademia di Belle Arti. I suoi lavori portano tutti il titolo di «Graphite» e sono viaggi in un’archeologia del presente, frammenti di storia, rimandi a una classicità in frantumi, sono essenze di vita da catalogare ed esportare. L’allestimento in galleria vede cinque sculture collocate lungo il perimetro della grande sala unica, le cui pareti bianche presentano campiture geometriche di colore come ombre delle architetture che si stagliano sull’orizzonte della parete. Altri lavori sono a parete”.
L’esposizione sarà visitabile fino al 30 gennaio.