Soup for Syria, quando la zuppa fa rima con solidarietà
Tutto pronto per l’appuntamento di domenica 18 settembre, organizzato dall’associazione no profit Saperi Golosi. Alle 18, presso l’enoteca provinciale di Caserta, la presentazione del libro “Soup for Syria”, edito da Edt, con l’autrice Barbara Abdeni Massaad e la sua collaboratrice, la giovane chef aversana Martina Monaco.
Interverranno all’incontro, moderato da Brunella Saccone, esperta di Politiche del Mediterraneo, anche il presidente nazionale Slow Food Gaetano Pascale, il presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone il rappresentante dell’associazione no profit Saperi Golosi Enzo Falco e il presidente di Aislo Le Piazze del Sapere Pasquale Iorio.
A seguire, ci sarà la degustazione di zuppe di alcuni degli chef più noti del territorio casertano: Giuseppe Russo di Prosit 1990, Maurizio Cosma della Locanda Battisti, Berardino Lombardo dell’agriturismo Il Contadino, Pietro Balletta del ristorante Al Vecchio Mulino di Teano e Antonio Ruggiero dell’osteria del Baccalà.
Il costo della serata, con acquisto del libro, è di 30 euro. L’intero ricavato verrà devoluto in beneficenza all’Unhcr, l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite.
“La scelta degli chef e delle aziende vinicole è nata da un processo spontaneo” è il commento di Susy Lieto, presidente dell’associazione no profit Saperi Golosi e anche sommelier dell’Ais di Caserta. “Questi professionisti sono prima di tutto amici: non c’è stato bisogno di fare una richiesta ufficiale ma solo raccontare il progetto che avevamo in mente e ricevere la loro adesione spontanea. Per un giorno si allontaneranno dai loro ristoranti e dalle loro cantine per essere al nostro fianco, condividendo la comune convinzione che soli nulla è possibile”.
“Toccheremo tre zone vitivinicole di Terra di Lavoro” dichiara Enzo Falco, che coglie l’occasione per ringraziare le aziende vitivinicole e l’Ais di Caserta, in particolare il delegato Marco Ricciardi, il capo servizio Giuliana Biscardi e il sommelier Michele Santangelo.
“Inizieremo con una specificità tutta casertana, anzi aversana, con le sue viti maritate ai pioppi, l’Asprinio d’Aversa dell’azienda I Borboni di Lusciano” spiega ancora Falco. “Continueremo con la produzione di due aziende della zona IGT Terre del Volturno, la zona che da Caiazzo va verso Castel Campagnano lungo uno dei crinali collinari più belli della nostra provincia): Alepa di Paola Riccio e Vestini Campagnano, entrambe di Caiazzo. Completeremo con la zona Doc più antica al mondo, il Falerno del Massico, nella doppia versione da disciplinare, Aglianico insieme a Piedirosso e Primitivo. Le aziende sono Bianchini Rossetti di Casale di Carinola e Papa di Falciano del Massico”.
Fonte: Comunicato stampa
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