Studenti eritrei rifugiati, l’ateneo Vanvitelli ne accoglie due
-Awet, 30 anni, e Milena, 27 sono i due studenti rifugiati eritrei residenti in Etiopia che si apprestano a iniziare la loro carriera universitaria. Arrivati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, sono due dei quarantacinque rifugiati destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in 23 atenei italiani nell’ambito del progetto UNICORE – University Corridors for Refugees. I due studenti saranno accolti dal Centro Fernandes dell’Arcidiocesi di Capua che offrirà loro vitto e alloggio, più alcune spese necessarie come quelle dei libri. Il progetto, iniziato nel 2019, ha fino ad ora visto la partecipazione di 28 università che collettivamente hanno messo a disposizione negli ultimi tre anni oltre 70 borse di studio. La selezione degli studenti, svolta dai singoli atenei, si è basata sul merito accademico e la motivazione. I vincitori sono rifugiati provenienti da Eritrea, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo. Grazie ai partner del progetto, tra cui il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Caritas Italiana, Diaconia Valdese, il Centro Astalli, Gandhi Charity, ed un’ampia rete di partner locali, gli studenti riceveranno un sostegno adeguato per portare a termine gli studi ed integrarsi nella vita accademica e sociale. Gli studenti, immatricolati al corso di laurea in Molecular Biotechnology, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali Biologiche e Farmaceutiche, inizieranno oggi il periodo di quarantena reso obbligatorio dall’emergenza Covid-19, dopo il quale potranno avviare il loro percorso universitario presso gli atenei su tutto il territorio italiano. “La crescita di questo programma dalla sua fase pilota con sei studenti ai 45 di quest’anno rappresenta un risultato molto importante”, ha dichiarato Chiara Cardoletti, Rappresentante dell’UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. “I rifugiati hanno bisogno non solo di ricostruire la loro vita in sicurezza e dignità, ma anche di poter esprimere al meglio le loro capacità e competenze per progettare un futuro prosperoso per sé stessi e per le comunità che li accolgono”.
Nell’ambito del progetto UNI.CO.RE., l’Università Vanvitelli, oltre a prevedere l’esenzione delle tasse per i rifugiati politici, riconosce, con fondi propri, ad ogni studente una borsa di studio di € 500,00 mensili e garantisce alloggio e pasti per gli studenti {anche attraverso convenzioni stipulate con enti locali e regionali}, ma non solo. L’Ateneo garantisce assistenza per tutte le pratiche relative al visto e al permesso di soggiorno, al rilascio del codice fiscale e all’apertura del conto corrente attraverso il “Welcome Office”, fornisce, sia attraverso la biblioteca sia online, materiale didattico (libri, appunti, ecc.) e assegna uno studente Buddy dedicato agli studenti rifugiati da scegliere tra gli iscritti al programma di studio e un professore tutor tra gli appartenenti a quel programma di studio.
Agli studenti rifugiati viene garantito anche, attraverso la propria rete di partner locali, vestiario, telefono cellulare e notebook per agevolare lo studio oltre che l’integrazione sociale, attraverso appositi incontri e corsi di formazione e corsi di lingua completi e gratuiti per gli studenti attraverso la piattaforma Rosetta Stone. Gli studenti avranno anche la necessaria assistenza sanitaria presso la Scuola di Medicina e un servizio di sostegno psicologico presso il Dipartimento di Psicologia.
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