Teatro Garibaldi, “Figlie di Eva” inaugura la stagione teatrale

Teatro Garibaldi, “Figlie di Eva” inaugura la stagione teatrale

-Mercoledì 17 novembre alle 21 al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere si inaugura la stagione teatrale 2021/2022. Marioletta Bideri per Bis Tremila produzioni presenta “Figlie di Eva” di Michela Andreozzi & Vincenzo Alfieri con Grazia Giardiello. Protagoniste sono Vittoria Belvedere, Maria Grazia Cucinotta, Michela Andreozzi. Con loro in scena Massimiliano Vado. Le scene sono di Mauro Paradiso, i costumi di Laura Di Marco. Regia Massimiliano Vado. Renato Balestra per gli abiti del servizio fotografico. Sandro Ferrone per i costumi di scena.

E sempre Mercoledì 17 novembre, ma alle ore 18.30, nell’ambito de “Il Teatro degli Incontri”, Vittoria Belvedere, Maria Grazia Cucinotta e Michela Andreozzi saranno ospiti al Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi per un incontro con il pubblico, condotto da Mimmo Cice. L’ingresso è gratuito e consentito solo ai possessori di green pass.

Figlie di E.V.A. è la storia di un uomo potente, che frega tre donne, che trovano il modo di vendicarsi. Figlie di E.V.A. è la storia di un ragazzo che incontra tre fate madrine che lo aiutano a realizzare i suoi sogni. Figlie di E.V.A. è la storia di tre donne completamente diverse, che diventano amiche nonostante tutto. Cioè a dire che Figlie di E.V.A. è tre storie in una, come sono tre i nomi delle protagoniste: Elvira, Vicky e Antonia. Elvira. Dietro a ogni grande uomo c’è una grande donna: la segretaria. lei è la Cadillac delle segretarie! Elvira sa, Elvira vede, Elvira risolve. A lei, il Cardinale Richelieu, le fa un baffo. Vicky. Moglie tradita, è una “povera donna di lusso”, sposata per il suo patrimonio. Un po’ ingenua, un po’ scaltra, un po’ colomba, un po’ volpe. Anzi lince, nel senso della pelliccia. Antonia. Prof di latino, emigrata, precaria, ma bellissima. E con una scomoda sindrome di La Tourette, po*ca tr**a! Comunque romantica, in attesa del primo amore e di una cattedra. Cosa le lega? Nicola Papaleo. Sindaco disonesto che le inguaia tutte e tre per diversi motivi: manda Elvira nelle peste legali per falso in bilancio; abbandona Vicky in diretta tv per una giovincella; incastra Antonia che viene beccata a passare gli scritti di maturità a quella capra di suo figlio e pertanto radiata dal provveditorato. Le tre, che mal si sopportano, unite da un sano sentimento di vendetta, si coalizzano: lo vogliono morto. Anzi, meglio: lo vogliono trombato, come si dice dei politici che perdono le elezioni. Perché un politico trombato è più morto di un morto. Scopo del gioco? Far sì che l’odiato Papaleo non venga rieletto sindaco.

Come? Elvira, Vicky e Antonia sanno prendono coscienza che hanno creato un mostro: sostenendo, proteggendo e aiutando il sindaco nella sua ascesa. Ma questo vuol dire che sono in grado di creare anche un antidoto a Papaleo: costruendo a tavolino un candidato “fantoccio” che lo distrugga alle prossime elezioni. Un po’ Pigmalione, un pizzico di Cyrano, Cenerentola quanto basta ed è fatta! Grazie auna serie di estenuanti provini trovano Luca Bicozzi, aspirante attore sfigato con problemi di autostima. Lo blandiscono, lo convincono, e dopo una full immersion in cui le tre figliole gli insegnano tutto, ma proprio tutto quello che serve per diventare un leader Luca conquista il favore dell’elettorato, anche grazie ad un astuto sistema di auricolare con cui viene radiocomandato da Elvira.

Conquista però anche la fiducia in sè stesso, quindi vince un provino come protagonista di una serie. Che farà? Saluterà le tre madrine per rincorrere il suo sogno? Abbandonerà Antonia di cui, nel frattempo, si è innamoratissimo, ricambiatissimo? Forse è arrivato il momento, per Elvira, Vicky e Antonia, di capire che dietro a un grande uomo a volte non c’è nessuno perché sono le donne che devono avere il coraggio di mettersi davanti a tutti.

Figlie di E.V.A. è la vita per come vorremmo che fosse. E anche per come è perché spesso, le donne, anche quando vogliono vendicarsi, se si mettono insieme sanno creare cose meravigliose.

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 10080 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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