Ti ci porto io! La Basilica Benedettina di Sant’Angelo in Formis
Liceo Manzoni Press – Poco conosciuta, ma sicuramente degna di essere apprezzata nel luogo suggestivo di SantโAngelo in Formis, รจ la Basilica Benedettina dedica a San Michele Arcangelo. Il monumento era giร esistente ai tempi dei romani e subรฌ diverse ricostruzioni: la prima risale allโepoca dei longobardi, per essere donata ai monaci di Montecassino e la seconda fu da parte dellโabate Desiderio di Montecassino, al quale si attribuiscono gli affreschi che decorano gli interni della chiesa e sono tra i meglio conservati cicli pittorici del sud Italia. Prima di addentrarci nelle affascinanti opere pittoriche, รจ necessario descrivere lโincantevole facciata. Questa, infatti, รจ caratterizzata da un porticato con cinque arcate, le quali sono sorrette da quattro colonne con capitelli di ordine corinzio. Lโaccesso alla basilica รจ consentito da quattro gradini marmorei che preludono allโelegante interno della basilica, completamente ricoperto di affreschi.
Ciรฒ che colpisce immediatamente il visitatore รจ la rappresentazione gigantesca del Cristo Pantrocratore circondato dai simboli dei quattro Evangelisti. Inferiormente ritroviamo Gabriele, Michele e Raffaele, i tre arcangeli, accanto allโabate Desiderio e San Benedetto. Nella fascia superiore possiamo osservare la Vergine con il bambino, accompagnata dalla presenza di due angeli, mentre nella fascia inferiore sei santi. Nel ciclo di affreschi ci vengono raccontati episodi sia del Nuovo che del Vecchio Testamento e tende a mettere in evidenza il piano provvidenziale di Dio per la redenzione finale e la salvezza attraverso Cristo. La realizzazione รจ datata dagli studiosi tra il XII e il XIII secolo. Poco distante dalla basilica possiamo trovare il Cimitero Garibaldino che ha estrema importanza storica, nel quale il tempo sembra quasi essersi fermato poichรฉ vi sono sepolte le โGiubbe rosseโ risalenti alla Battaglia di Volturno. Al tempo dei Romani , al posto della basilica vi era il tempio dedicato a Diana Tifatina, attorno al quale sorgeva un villaggio nominato โVicum ad Arcum Dianae Tifatinaeโ che possedeva un proprio acquedotto che forniva acqua alla cittร di Capua. Ma non si tratta solo di un luogo ricco di cultura o con un passato ricco di storia, รจ anche dedito a cerimonie nei giorni nostri, in particolare modo a matrimoni. Oltre ciรฒ si organizzano regolarmente anche delle passeggiate con guide apposite che forniscono informazioni sul
luogo al prezzo di 5 euro a persona, dove si procede fino ad arrivare nel โSentiero del Reโ realizzato da Ferdinando IV di Borbone in periodo settecentesco. La passeggiata si conclude con un pranzo libero nellโarea picnic del Rifugio del Pellegrino con un costo di 10 euro a persona. Non perdete lโoccasione di passare una piacevole giornata intrisa di cultura e storia!
Realizzato da: Eleonora Guadagno, Giusy Cicala, Ilaria Scialla, Ludovica Pia Ferraiolo, Martina Angelino,
Sofia Piszczek.
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