Tre ipotesi per una Pasqua napoletana a portata di turista
(Mario Caldara) – Come ogni ricorrenza, la Pasqua rappresenta uno degli apici annuali in termini di turismo. Napoli prepara puntualmente “la tavola per il pranzo pasquale”, apprestandosi a battere ancora una volta record di affluenza tra le sue strade. Se è vero che il turista ami mischiarsi tra la gente del posto e vivere la quotidianità dei vicoli, tra profumi di pietanze tipiche, udendo l’allegro dialetto parlato dagli abitanti, Napoli ha diversi assi nella manica in occasione della Pasqua di quest’anno. Uno di essi sfocia nell’arte, sempre più presente nel mondo napoletano.
Andy Warhol, le cui opere sono state più volte sul luogo partenopeo, è in mostra fino al 5 maggio a Palazzo Zevallos con le due serigrafie che più di tutte sono legate alla Campania, Vesuvius nero e Vesuvius rosso, facenti parte delle raccolte d’arte di Intesa Sanpaolo. È messa in risalto la temuta catastrofe, l’eruzione del vulcano, che Warhol realizzò con il suo personalissimo stile più volte nel 1985, ottenendo come risultato finale l’immagine del Vesuvio con diversi toni cromatici.
Tuttavia, non c’è solo Warhol. La storia di Napoli ha secoli e secoli alle spalle, testimoniata da diversi monumenti eretti in tutta la loro imponenza in diversi punti della città. Si può scendere proprio nelle profondità della storia di Napoli, grazie a “La Linea del Tempo”, nuovo percorso archeologico di visita del Maschio Angioino. Sarà visitabile la zona sottostante alle sale dell’armeria aragonese, quella di difesa del castello, dove c’erano le bombarde, la terrazza settentrionale dalla quale si può vedere il vecchio porto della Napoli greco-romana, dove sono state ritrovate le cinque navi romane. Un viaggio nel passato, in cui ci si affaccerà sulla Napoli romana e quella rinascimentale, potendo così vedere l’evoluzione della città e le diverse fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo del castello.
Ma la primavera, ormai arrivata, invoglia con le sue belle giornate a uscir dalle proprie case, a stare all’aria aperta, a godersi il sole e un bel pranzo su un prato verde. Aperipark a Pasquetta 2017 va incontro a questo tipo di esigenza, con un brunch in un parco pubblico di via Lieti, una grande area attrezzata di 10.000 mq, nei pressi del Bosco di Capodimonte.
Anno dopo anno, la risposta che i turisti hanno dato a Napoli è stata importante, a dir poco “imponente”, segno che la città e, in generale, la Campania stanno inviando un messaggio positivo e facendo sì che cresca a dismisura la considerazione che l’immaginario collettivo ha del territorio. Napoli, nonostante tutto, ha un valore invidiabile e sa ancora colpire con il proprio fascino.
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