Tutta Casolla a raccolta, c’è il ricordo di don Gaetano Iaderosa
– Si terrà presso la cappella dell’Arciconfraternita della Vergine Santissima Addolorata di Casolla di Caserta un evento in ricordo di don Gaetano Iaderosa, storico parroco della locale comunità morto prematuramente nel 2014. La manifestazione, prevista per oggi 2 marzo alle 19, è stata organizzata nell’ambito dell’Anno Giubilare dell’Arciconfraternita.
I fedeli casollesi sono, tuttora, molto legati alla figura di Don Gaetano, che è stato parroco, dal 1972 al 2003, presso le chiese di San Lorenzo Martire, di San Rufo a Piedimonte di Casolla e Santa Maria Assunta del Mezzano. Gli ultimi anni della sua esistenza terrena e spirituale sono stati, invece, condotti presso la parrocchia di San Simeone Profeta a Marcianise, sua città natale. Promotore dell’appuntamento è stato anche don Nicola Lombardi, attuale sacerdote dell’Arcipretura di Casolla e della comunità del Mezzano.
La memoria collettiva locale riserva una serie di episodi relativi al compianto curato, in quanto è stato il parroco delle novità, che ha curato la tradizione e che si è aperto alla comunità. Grazie a lui furono “riaperte” le porte della casa canonica e venne creato l’oratorio, con il campetto di calcio, il salone teatrale, le aule per il catechismo. Ogni anno, poi, si impegnava a rinnovare l’appuntamento, anche in più occasioni, con i disabili provenienti da tutta la diocesi attraverso l’organizzazione di vari eventi che, per la maggiore, si tenevano presso il complesso conventuale della Basilica benedettina di San Pietro ad Montes. Con lui vi fu l’ottimizzazione delle funzioni religiose, soprattutto delle processioni, non più concepite come manifestazioni liturgiche di “confusione” e di “disordine”. Al centro della sua missione pastorale vi fu l’attenzione verso la “persona” compresa in tutti i suoi aspetti psicologici. Specialmente ai ragazzi e ai giovani, di cui amava circondarsi, dedicava buona parte del suo tempo con varie iniziative ludiche e spirituali. Organizzava campi estivi in Trentino, in Valle d’Aosta, a Villetta Barrea in Abruzzo, di cui ancora oggi i casollesi ne conservano un bel ricordo.
Don Gaetano era anche un ottimo ospite. Con lui si trascorrevano piacevoli serate a cucinare, mangiare e stare insieme. Ogni momento, goliardico, sportivo, distensivo, anche apparentemente “innocuo”, erano da ritenersi attimi di insegnamento, di trasmissione di un concetto o di un’esperienza, sia religiosa sia di vita, che a distanza di tanti anni ancora emerge nel carattere e nella dimensione spirituale di chi l’ha frequentato. Non vi è giorno che passa senza che vi sia un “fatto” che conduca al ricordo di don Gaetano, come, ancora oggi, amavano affermare i suoi ex ragazzi dell’oratorio di Casolla.
About author
You might also like
TramaLogo, Casagiove premia il Liceo Artistico sammaritano
Pietro Battarra – È uno studente della quarta A del Liceo Artistico di Santa Maria Capua Vetere il vincitore del progetto TramaLogo promosso nell’ambito della Biennale d’arte del Belvedere di
San Sebastiano, la festa che da Caserta si sposta fino a Capua
Luigi Fusco – Se si prova a chiedere a un qualsiasi casertano quale santo ha la carica di patrono della sua città, immediatamente risponderà “Sant’Anna”; invece, alla domanda “chi è
La Fabbrica Wojtyla in scena con La Contaminazione Felice
Claudio Sacco – C’è attesa per sabato primo giugno quando la Compagnia della Città & Fabbrica Wojtyla metterà in scena “OPVS”, secondo appuntamento de “La Contaminazione Felice”, visita e teatro d’autore nello splendore artistico di San Pietro