Tutti pazzi per il gatto, il 17 febbraio è la giornata mondiale
-Compagni insostituibili nelle case di milioni di italiani e nel mondo, i gatti sono dotati di un fascino irresistibile: autonomi, audaci, atleti sensazionali, innamorati dei loro amici umani, sensitivi, guaritori e finanche divinità. La festa del gatto, istituita 32 anni fa per rendere omaggio ai piccoli felini che hanno conquistato i cuori del mondo, ricorre ogni il 17 febbraio. Non c’è chi non abbia visto in questa data un’associazione con lo zodiaco e con le credenze popolari, per quanto. Febbraio è il mese dedicato al segno zodiacale dell’acquario, spirito libero ed anticonformista per eccellenza proprio come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole.
Il giorno 17 solitamente si ritiene essere poco fortunoso. Qualcuno lo ha abbinato al gatto poiché c’è stato un tempo in cui i simpatici felini purtroppo non sono stati tanto amati. Collegati tra il 1400 e 1600 alle streghe e alla magia, anche essi non ebbero un’esistenza facile; fortunatamente quei tempi bui sono molto lontani ed anche la riabilitazione del numero 17 via via sta avvenendo proprio da chi studia i numeri, che sostiene come invece simboleggi la saggezza e la responsabilità.
Il felino amante della notte ed abilissimo cacciatore che tutto osserva e a cui non sfugge il benché minimo movimento, con le sue innate doti, crea una vera e propria tutela del territorio in cui risiede; infatti la sua presenza è sempre stata ritenuta importante per proteggere i raccolti e le fattorie da animali e roditori molesti.
Ma la storia dei gatti più celebre parte da molto lontano ed attraversa ben 2.356 Km fino ad arrivare in Egitto, dove sono stati rinvenuti addirittura dei dipinti che lo collocano nel paese fin dal 1990 a.C. (tomba della XII dinastia egizia di Khnumhotep II a Beni Hasan e riproducenti le immagini di un gatto selvatico). L’ animale era tanto diffuso e sacro al punto di essere adorato come divinità: la dea Bastet – indispensabile per proteggere la famiglia, propiziare l’amore e la nascita di un figlio- è conosciuta anche oggi e se ne vendono amuleti e statuette propiziatorie in negozi specializzati. All’animale magico per eccellenza – myeu per gli egizi – protetto finanche da severe leggi marziali, veniva riservata una cerimonia funebre di tutto rispetto; i suoi familiari in segno di lutto per la scomparsa del sacro membro della famiglia si radevano le sopracciglia e, dopo aver accuratamente imbalsamato il proprio felide, lo collocavano in uno dei cimiteri presenti.
Anche in altri paesi il gatto ha una posizione di privilegio. Nella cultura islamica si narra di come il profeta Maometto nutrisse un grande amore per la sua gatta Muezza; oggi è un animale molto diffuso e di cui la gente ha un enorme rispetto. Se vi capita di camminare in una delle viuzze del Suk di Marrakech o di altre città, noterete certamente un’infinità di gattoni in piena salute e a cui ciascuno porta da mangiare o che lascia semplicemente riposare su uno dei tappeti ben esposti per i clienti.
Certamente i nostri gatti sono felici ogni giorno e durante la giornata a loro dedicata vorremmo festeggiarli di più, ma ricordiamoci pur sempre che il gatto è un incredibile guastafeste, per cui non possiamo affatto celebrarlo facendo molto clamore, altrimenti loro scompariranno nel proprio nascondiglio preferito finché tutti non se ne saranno andati!
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