Tv Giordani incontra Carlo Buccirosso a Il Salotto a Teatro
Brunella Castiello (redazione Tv Giordani)
“Colpo di scena” è il nuovo spettacolo scritto e diretto da Carlo Buccirosso. Per saperne di più sulla messa in scena, ma anche per meglio conoscere l’attore, la redazione di TV Giordani ha partecipato al Teatro Comunale all’incontro “Il Salotto a teatro” a cura della giornalista Maria Beatrice Crisci. L’intervista a Carlo Buccirosso.
Cosa ci può dire sullo spettacolo? «Lo spettacolo è tutto da scoprire, ha una trama molto intricata e man mano si scoprono molte cose nascoste tra le righe. Posso dire che è un poliziesco a cui tengo molto e non è uno spettacolo consueto, è un giallo psicologico. Non c’è un assassino da smascherare ma ci sono tante cose da scoprire perché camuffate in rapporti loschi o apparentemente tormentati tra familiari e estranei».
È molto maniacale sulla gestione degli spettacoli? «Si molto, però non è un difetto è solamente un guaio visto che sono spesso dietro le quinte. Vero è che c’ è sempre qualcosa da perfezionare ma anche io mi miglioro e mi auto correggo».
Ci dobbiamo aspettare uno spettacolo diverso dagli altri? «Se con diverso intende che non parlo della famiglia, le dico che io parlo sempre della famiglia. E’ difficile parlare di una commedia senza dei legami con dei nuclei familiari. Sicuramente molto meno rispetto alle altre opere. Qui, ad esempio, si parla di un commissariato di polizia ma anche questa è una famiglia. Questa è una commedia delle cose dette e non dette: ogni volta che sta iniziando un discorso che potrebbe portare ad una verità succede qualcosa che si interpone e dove soltanto alla fine dello spettacolo si comprende tutto ciò che è successo all’inizio».
Quando lei sale sul palcoscenico cosa prova? «Non deve essere mai paura, un’ emozione importante si ha nelle prime repliche dove bisogna essere folli e lasciarsi andare. Poi, man mano queste emozioni si calmano e si trasformano in qualcosa di molto più importante come una crescita».
Che consiglio darebbe a quei giovani che vogliono intraprendere questa carriera? «Di farlo se soltanto si ha la vocazione e la passione ma soprattutto consiglio di non mollare mai gli studi e di migliorarsi sempre».
Cosa significa per lei fare l’attore? « Significa sentirsi vivo e sentirsi realizzato».
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