Un borgo fatto ad arte, a Valogno i folletti con Matilde Serao
-E’ ricco il patrimonio in opere su parete di Valogno, il più piccolo e incantevole borgo d’arte del casertano che racconta se stesso con storie di briganti, magie, storia risorgimentale e antichi mestieri. Opere che con il tempo sono diventate delle scenografie all’aperto che sembrano parlare di quella che è stata la tradizione del posto e quello che i sogni possono alimentare. Tutto questo grazie a Giovanni Casale e Dora Mesolella, una coppia di professionisti, lui psicologo lei sociologa, che qualche anno fa, per motivi familiari, decisero di trasferirsi in questa piccola frazione di Sessa Aurunca lasciando così la capitale. Un vero e proprio progetto quello di Giovanni e Dora che portano avanti con l’associazione Il Risveglio e che ha cambiato letteralmente il volto di questa piccola comunità. Così pian piano Valogno è rinato. Il borgo dipinto cattura l’attenzione di tanti artisti e gente comune. Ogni spazio o parete si trasforma e si inonda di suggestioni. Allora capita di incontrare Matilde Serao, ‘a signora, così come la chiama la scrittrice e giornalista Nadia Verdile che a lei ha dedicato un volume edito da Pacini Fazzi. Il murales è stato realizzato da Angelo Guadagnino e Tonio Picozzi, ex alunni del liceo artistico San Leucio e dunque della professoressa Verdile. E ancora, il grande scrittore Andrea Camilleri, scomparso nel 2019. L’artista è Salvo Ligama di Porto Empedocle. Quindi, Alessandra Carloni che ha dipinto sui muri una moltitudine di piccoli folletti con il classico berretto rosso a punta, con l’aria scanzonata e dispettosa. Con i murales Valogno è tornato a vivere, gli artisti presenti per settimane intere hanno coinvolto intensamente la comunità, colorando muri ed anime, risvegliando antiche memorie e trasformando il luogo in un borgo incantato.
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