Un giocattolo sospeso,  regala un sorriso ai bimbi più bisognosi

Un giocattolo sospeso, regala un sorriso ai bimbi più bisognosi

Tiziana Barrella

-“Un giocattolo sospeso” è l’iniziativa promossa dall’associazione DifferenteMente APS in collaborazione con l’associazione Piero Calamandrei, per donare un sorriso ai bambini che ne hanno più bisogno. Inizialmente l’evento doveva durare per tutto il periodo dell’Avvento, precisamente dal 1 al 20 Dicembre, ma avendo riscontrato un notevole successo continuerà per l’intero periodo natalizio fino all’Epifania. Nel mese più magico dell’anno è possibile infatti acquistare, negli esercizi commerciali aderenti delle province di Napoli e Caserta, un regalo in più da lasciare impacchettato in negozio, devoluto ai figli di genitori detenuti in carcere. Le associazioni forensi di Caserta e Napoli hanno inteso creare in tal senso un momento di grande solidarietà, un “giocattolo sospeso” per la gioia dei più piccoli, costretti loro malgrado a vivere un periodo tanto speciale lontani dai propri genitori. Diverse sono state le attività commerciali che hanno aderito all’operazione – il Toys Company di Caserta, Aversa, Trentola Ducenta, Mercogliano e Atripalda nonché la giocattoleria Nespoli di Napoli in via Scarlatti – presso le quali chiunque può effettuare l’acquisto di giocattoli, che saranno poi raccolti dai volontari per essere donati ai bambini. La raccolta dei doni sarà veicolata ai genitori detenuti presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere, Pozzuoli, alle madri dell’ICAM di Lauro recluse con i loro bambini, nonchè ai genitori detenuti presso la comunità di recupero di Eboli. Saranno infatti i genitori stessi ad offrire i giocattoli ai loro bambini in occasione del Santo Natale. Il presidente dell’associazione DifferenteMente APS, l’avvocato Francesca della Ratta, ha voluto sottolineare quanto un piccolo gesto di amore e solidarietà possa essere grande per un bambino in difficoltà: “Nel periodo dell’anno che più di ogni altro parla di amore e vicinanza è necessario mettere la solidarietà al primo posto. La nostra iniziativa ha lo scopo di regalare un sorriso ai bambini e alle bambine che a Natale entreranno  in carcere per incontrare uno o entrambi i genitori  detenuti, nel tentativo di riallacciare, almeno per qualche ora, i legami spezzati dalla detenzione. Infatti in carcere non ci sono solo i detenuti ma anche, simbolicamente, i loro familiari e soprattutto i piccoli  con un papà o una mamma in cella, che soffrono nella vita quotidiana dell’assenza del genitore.” Della stessa opinione è anche il componente del direttivo dell’Associazione Calamandrei presieduta dall’avvocato Aldo Franceschinil’avvocato Sabina Coppola, la quale sottolinea quanto sia importante per la felicità di un bambino un piccolo gesto di amore:“Il Natale è fonte di gioia per tutti quei bambini che sanno che arriverà Babbo Natale a portare loro tanti doni. Eppure ci sono bimbi che non possono viverlo come dovrebbero. I piccoli bambini detenuti senza colpa che – evidenzia l’avvocato –  hanno  seguito in prigione le loro mamme; i figli di genitori detenuti che, la mattina di Natale, non avranno nessun dono. Il nostro progetto spera di poter regalare un Natale felice anche a loro; ciò che per noi è un piccolo contributo per quei bambini meno fortunati sarà un grande regalo”. Un’idea semplice ma di grande valore che coinvolge diverse realtà attive sul territorio e che consente di condividere la magia del Natale con chi ne ha più bisogno affinchè questa giornata sia per tutti dono, magia e calore.

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Avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano. Segue numerose attività formative per alcune Università italiane. Svolge docenza e formazione per enti pubblici, privati e università. Profiler e studiosa di criminologia e psicologia comportamentale, nonché specializzata già da anni, nello studio della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, con una particolare attenzione rivolta al significato in chiave criminologica delle azioni eterolesive ed autolesive, necessarie per la redazione di un profiling.

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