Un nonno tra massoneria e fascismo, il libro di Adolfo Villani
-«Massoneria, liberalismo e fascismo in Terra di Lavoro. Alla scoperta di mio nonno, Enrico Villani (1871-1945), studioso, massone, fascista e primo sindaco di Ailano dopo la Liberazione del Sud», è il titolo del nuovo libro di Adolfo Villani edito da Frammenti.
Dedicato alla figura del nonno, il recente lavoro bibliografico di Villani è incentrato sul ruolo e le influenze culturali che ha avuto nei confronti delle rappresentanze culturali, ideologiche e partitiche di Terra di Lavoro negli anni a cavallo tra la fine del XIX secolo e la fine del secondo conflitto mondiale. Al riguardo, come scrive Gianni Cerchia, nella prefazione del testo, “questa la tesi centrale di Villani, la confluenza dei trasformisti non era affatto la conferma dell’eterno ritardo del Sud, quanto invece un preannuncio della normalizzazione che il fascismo avrebbe poi imposto al resto del paese”.
Nel volume, come riportato dallo stesso autore, si sussegue la narrazione storica, così come lo sviluppo dei fatti, analizzate in virtù delle scelte fatte dal suo avo.
La centralità del racconto verte sui rapporti che Enrico Villani ha avuto con la massoneria così come con il fascismo. A muovere i fili di questa singolare vicenda sono, in primis, le ricostruzioni filologiche, di cui si è avvalso l’autore, dedicate alle logge massoniche presenti in Terra di Lavoro, il cui ruolo è stato determinante sia in età risorgimentale che nel periodo postunitario. Altresì, lo stesso Adolfo Villani ha evidenziato come non sono mai state approfondite molto le dinamiche riguardanti i rapporti tra massoneria e fascismo. Una dicotomica relazione che ha avuto una parte chiave sin dai primi esordi del “movimento”, aprendo la strada ai “caratteri del futuro regime mussoliniano”. L’autore, inoltre, si interroga sugli aspetti legati al carrierismo e al trasformismo meridionale avutosi durante il periodo di massima ascesa del Duce e della sua compagine politica. Una realtà che secondo lo stesso scrittore ha ricevuto, al momento, solo parziali letture e non sempre adeguate interpretazioni.
Adolfo Villani, originario di Capua, dirigente politico e saggista. Ha ricoperto incarichi istituzionali, da sindaco della propria città a consigliere regionale, traghettando dal vecchio Partito Comunista all’attuale Partito Democratico. Sue sono altre pubblicazioni come Capua e gli ozi del 2000 – dalla città fortezza alla città cultura nella Campania che cambia, Edizioni CUEN 1996, La qualità di Terra di Lavoro – un progetto di sistema, Edizioni Spartaco 2003 e I Ragazzi del Professore. Il filo rosso delle lotte per la democrazia in Terra di Lavoro e nel Mezzogiorno. Una storia economica, politica e sociale della Campania ripercorsa attraverso la figura dell’antifascista Alberto Iannone, Edizione EDIESSE 2014.
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