Una parola al mese. StreamingNPC. Automazione della vita “reale”

Una parola al mese. StreamingNPC. Automazione della vita “reale”

Virginia Carrella-“ ‘O core sacro ‘e San Gennaro”, “Frra, frra”, “Uh che paura, uh che paura”. No, non stiamo ascoltando un inno religioso, e non stiamo neanche partecipando a un rito satanico. Queste ultime sono alcune delle citazioni che negli ultimi mesi hanno portato il fenomeno dello Streaming NPC in diretta nazionale, nei salotti più celebri della tv italiana, e nelle Università come fenomeno socioculturale emergente. Ma facciamo un passo indietro: cosa è l’NPC? NPC è l’acronimo del “Non-Player-Character”, che, nei videogiochi, è rappresentato da una serie di personaggi controllati dall’intelligenza artificiale, gestiti dal sistema di gioco e non manovrati direttamente dai giocatori, ma che svolgono un ruolo fondamentale nei videogames, fornendo missioni, interazioni e sfide per migliorare l’esperienza complessiva del giocatore (OxfordLanguages, 2023). Gli NPC possono variare notevolmente, da semplici comprimari a personaggi chiave nella trama. Fuori dal mondo dei videogiochi, nella vita “reale” (forse), il termine NPC è stato adottato per descrivere un comportamento umano ritenuto mancante di originalità, di riflessione critica o di autonomia. In contesti online, soprattutto nei social media, chiamare qualcuno un “NPC” può implicare che la persona segue passivamente le opinioni dominanti senza pensare, simile a un personaggio di un videogioco che segue uno script senza libero arbitrio. Negli ultimi tempi, questa tendenza all’automazione delle persone ha portato alla diffusione su TikTok – il social network di maggiore tendenza tra i giovani – del “fenomeno delle live di NPC”. Una “live” su TikTok, per i meno avvezzi, è una funzione della piattaforma digitale che – attraverso la trasmissione di un video in tempo reale – offre un’interazione immediata tra gli utenti e i loro spettatori, consentendo di condividere momenti in diretta, rispondere alle domande degli spettatori e coinvolgere la community (TikTok Help Center, 2023). In particolare, durante la trasmissione di una “live di NPC”, i tiktokers ripetono movimenti e parole, creando una gestualità tipica di un personaggio di un videogioco, attraverso la quale guadagnano dei soldi. Come? Tramite il sistema di pagamento in “donazioni” di Tiktok da parte degli spettatori, che rappresenta la volontà espressa da questi ultimi di gestire un movimento, piuttosto che una parola, del loro “burattino”. Galeotto fu PinkyDoll, creator canadese che, durante i suoi video in diretta, ha cominciato a far finta di mangiare gelati, ripetendo “ice cream so good” (NBC News, 2023), oppure “you make me feel a cowgirl”, ogni volta che un suo spettatore interagiva nelle sue live, inviadole un gelato o un cappello texano (o meglio, l’emoticon di un gelato o di un cappello texano). Oggi guadagna 7.000 $ al giorno. Dunque – ricapitolando – ci sono persone, ragazzi o utenti più adulti, che – davanti alla telecamera di uno smartphone che li riprende in diretta – compiono dei gesti o pronunciano delle parole in base alle donazioni che ricevono, quindi reagendo in modo ammiccante e ripetitivo per ottenere mance dagli spettatori. Piccolo doveroso appunto: ogni adesivo ha un costo pari a pochi centesimi di euro/dollari, ciò significa che, per raggiungere una cifra decorosa, una live deve durare letteralmente molte ore. Il fenomeno è spopolato in America ed in Italia pareva non arrivare mai, ma è qui che subentra il famoso “sacro cuore di San Gennaro”: lo scorso ottobre, Giuliana Florio, ventisettenne dottoressa in sociologia, ha cominciato ad importare la tendenza dello Streaming NPC in Italia, in che modo? NPC in napoletano. Geniale. Giuliana ripete frasi e onomatopee in lingua napoletana, fa gesti che ricordano le tradizioni partenopee, e – nel frattempo – guadagna: grazie alle donazioni in primis, ma soprattutto perché il fenomeno delle Streaming NPC Napoletane ha letteralmente dominato la stampa per settimane. Molte sono state le critiche “Non mi toccano, te lo giuro. […] io mi sono liberata da questi pregiudizi” riferisce la giovane. “La nostra società è estremamente giudicante, e quindi mette un freno” ( FanPage , 2023).
Tra i giudizi di chi definisce “imbarazzante” il fenomeno di tendenza social, c’è anche l’indignazione degli esperti della lingua. Infatti, l’uso del termine NPC per descrivere comportamenti umani nella vita reale ha suscitato non poche critiche. Alcuni sostengono che semplifica eccessivamente la complessità del pensiero umano, mentre altri lo vedono come un modo per denigrare le opinioni altrui senza affrontare il merito degli argomenti. Molti, invece, condannano quanto sia fuorviante la scena di una persona che non risponde alle proprie volontà, bensì a quelle di altri, paganti, sconosciuti.
È importante considerare che le persone sono molto più complesse e sfaccettate di quanto il termine NPC possa suggerire: infatti, mentre il termine NPC può essere utilizzato in modo umoristico o satirico, è essenziale ricordare che ogni individuo ha la propria autonomia di pensiero, e che anche la scelta di rappresentare un “autonoma” è pur sempre un’espressione della propria volontà. Le persone sono in grado di sviluppare opinioni, valori e ideologie uniche, anche se possono essere influenzate dall’ambiente circostante. Etichettare qualcuno come un “NPC” può limitare la comprensione delle sue esperienze e prospettive uniche.
In conclusione, per quel che concerne i nostri studi, il termine “NPC” ha assunto un significato peculiare, che va oltre il suo utilizzo originale e specialistico nel contesto dei videogiochi, ma come termine utilizzato per descrivere alcuni comportamenti (dis-)umani nella vita reale.

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