Valogno di Sessa Aurunca, murales d’amore nel borgo dipinto
– Fino a sabato 29 luglio Valogno di Sessa Aurunca, nel Casertano, vedrà all’opera Alessandra Carloni (nella foto di copertina) nella realizzazione dei suoi murales d’amore. A lei si è aggiunto anche un altro artista, Ciro Palumbo. In tutto saranno quattro i grandi dipinti che quest’anno andranno ad aggiungersi agli altri murales già realizzati in precedenza, soprattutto da Salvo Caramagno. Cresce quindi il patrimonio in opere su parete di Valogno, sempre più piccolo e incantevole borgo d’arte, che racconta se stesso con storie di briganti, magie, storia risorgimentale e antichi mestieri.
Sabato la cerimonia di inaugurazione vedrà la presenza del vescovo Orazio Francesco Piazza, che per l’occasione celebrerà la messa nella chiesetta del borgo alle 17.30. Seguirà un piccolo tour per ammirare i murales, con in sottofondo musiche e poesie d’amore a cura delle OKA, le Officine Kulturali Aurunke.
“Non è più tempo per rimanere a guardare, bisognerebbe sostenere queste attività culturali con più forza. Esse non rigenerano solamente il borgo di Valogno ma l’intera comunità, riqualificando e rafforzando quella consapevolezza che serve per valorizzare il paesaggio che è patrimonio di tutti”. Ecco perché le OKA e Intercultura onlus di Sessa Aurunca lanciano un appello a sostegno del progetto: “Adottiamo un murales a Valogno”. Tutti, singoli e privati cittadini, enti, aziende e associazioni, potrebbero sostenere i costi relativi alla realizzazione di uno o più murales di questa iniziativa o del prossimo ciclo di murales che potrebbero essere dedicati al mecenate di turno, con tanto di cartellino come in un vero museo, questa volta a cielo aperto.
Valogno per Alessandra Carloni è «motivo di scoperta, di ricerca, quella che mi regalano le persone che si avvicinano mentre sono a lavoro: sono curiosi e mi fanno sempre tante domande, il motore che mi spinge tutti i giorni a salire sull’impalcatura e ad affrontare lunghi viaggi è la passione». Così le opere diventano delle scenografie all’aperto che raccontano in maniera chiara quella che è stata la tradizione del posto e quello che i sogni possono alimentare. «Questa forma d’arte contemporanea – ha affermato Giovanni Casale, lo psicologo che da anni insieme a Dora, sua moglie, porta avanti il progetto con l’associazione Il Risveglio – promuove anche i valori della nostra comunità che sono valori positivi di pace e di amore, l’innocenza dei colori fa rivivere la memoria dei luoghi e i luoghi della memoria». Ecco come ri-nasce Valogno, il “borgo dipinto”.
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