Venerdì Santo a Capua, quando l’Addolorata incontra il Figlio

Venerdì Santo a Capua, quando l’Addolorata incontra il Figlio

Luigi Fusco

– Tutta Capua si è stretta in piazza dei Giudici in occasione del tradizionale Incontro del Venerdì Santo. Dopo due anni di assenza, a causa della pandemia da covid-19, i simulacri della Vergine Addolorata e dell’Ecce Homo hanno ripreso il cammino processionale per le strade della città.
Dalla chiesa della Maddalena, di fondazione trecentesca, è partito il corteo, composto dai fedeli e dai sodali della Confraternita di Santa Monica, che ha accompagnato la Madonna, la cui sacra effige, di ambito napoletano del Settecento, è stata portata in spalla dagli accollatori dell’Associazione Accollatori Capua.
Dalla Cattedrale ha preso, invece, avvio la processione dell’Ecce Homo, il cui pregevole busto del tardo Settecento è stato sostenuto dai confratelli della Congregazione del SS. Crocifisso degli Agonizzanti ed Ecce Homo. Dietro il simulacro vi era il popolo in preghiera e i componenti dell’Arciconfraternita Maria SS. delle Grazie – Vulgo Santella.
I due cortei hanno preso strade diverse per poi far incontrare a mezzogiorno la Madonna e Gesù nella principale piazza della cittadina capuana.


Le trepidazioni sono state forti. La preghiera e le richieste di intercessioni si sono fatte più intense. Un pianto a dir poco collettivo ha rotto il silenzio del dolore e del sacrificio coinvolgendo emotivamente tutti le persone presenti nello storico scenario di piazza dei Giudici.
A seguire sono intervenuti le parole e gli inviti alla penitenza espressi dall’Arcivescovo di Capua S. E. Mons. Salvatore Visco e le orazioni recitate da don Gianni Branco di Parrocchie Capua Centro.
Al canto del Miserere “Madre” e “Figlio” poi hanno preso strade opposte, rinnovando così la secolare ciclicità della morte e redenzione di Cristo.


In serata, poi, si è svolta in Cattedrale la funzione dell’Adorazione della Croce, celebrata dal vescovo Visco, e al suo termine è iniziata la processione del Gesù Morto.
Ad accompagnare il Cristo deposto, come da consuetudine, sono state le Figlie di Gesù Morto, mentre la Vergine è stata nuovamente supportata dagli accollatori capuani.
Anche per quest’altro evento sacro sentita è stata la partecipazione del popolo e delle congreche che da sempre sono coinvolte nei riti del Venerdì Santo.
Nel rispetto della fede, la tradizione a Capua, nonostante il persistere del covid, è stata mantenuta.
Ora non resta che attendere la Pasqua e la Resurrezione di Cristo, così da portare una nuova linfa vitale che dia pace e serenità al mondo intero.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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